Salva batteria Android: la guida completa per migliorare l’autonomia

La guida completa per migliorare batteria e autonomia dello smartphone Android. Come salvare batteria Android. Aumentare durata batteria Android: ecco come fare

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Risparmio batteria Android: ecco i consigli di YourLifeUpdated

La carica del telefono dura troppo poco? Hai bisogno di salvare batteria Android? Vuoi consigli per il risparmio batteria Android? Cerchi app per risparmiare batteria Android? Sei nel posto giusto! Oggi, infatti, ti propongo una guida completa e dettagliata in cui spiego come fare per risparmiare batteria su Android e come prolungare l’autonomia del tuo smartphone.

E’ inutile negarlo: la batteria dei nostri smartphone dura sempre troppo poco. Negli ultimi anni l’evoluzione dei nostri telefoni ha subito un’accelerazione incredibile sotto ogni aspetto, ma non per quanto riguarda la batteria. Nel giro di pochi anni, infatti, i nostri telefoni sono diventati potenti e veloci quanto i computer, in grado di fare foto di altissimo livello, di sostituire navigatori GPS e lettori musicali, di usare schermi ad altissima definizione, ma la batteria, incredibilmente, continua a durare troppo poco, mai più di un giorno. E così, per arrivare a sera con lo smartphone ancora acceso, dobbiamo girare con dei power bank nelle tasche, nella borsa o nello zaino, oppure dobbiamo sempre correre alla ricerca di prese di corrente come se fossero oasi nel deserto.

Insomma, la durata della batteria e l’autonomia dei nostri smartphone, a parte gli scherzi, rappresenta un vero e proprio problema per tutti quanti. Non tutti hanno la fortuna di lavorare in ufficio o di avere un’auto a disposizione per ricaricare la batteria dello smartphone in caso di necessità e molti, per i motivi più disparati, rischiano davvero di ritrovarsi senza smartphone (e soprattutto senza funzione telefonica) prima del previsto. Se anche tu hai dei problemi con la durata della batteria del tuo telefono Android e stai cercando un modo per aumentarne l’autonomia, sei nel posto giusto! In questa guida, infatti, vedremo insieme come fare per migliorare la durata della batteria di Android. 

Sul Play Store Android ci sono tante app per la batteria, che promettono di aumentare l’autonomia dello smartphone e di farlo restare acceso per più ore, ma non tutte funzionano come si deve e, purtroppo, alcune hanno effetti negativi più che positivi. Anche senza l’utilizzo di app, però, ci sono vari modi per risparmiare batteria Android e oggi li vedremo tutti in questa guida completa.

Risparmio batteria Android: la guida completa

In passato, per aumentare la durata della batteria di Android, c’erano metodi molto grezzi (ma comunque efficaci): si spegnevano manualmente tutte le connessioni (WiFi, rete dati, rete 3G, bluetooth..), si abbassava la luminosità dello schermo e cose simili. Certo, queste soluzioni funzionano anche al giorno d’oggi, ma vengono fatte tutte dalla modalità “Risparmio Energetico” ormai presente su ogni dispositivo in commercio, in automatico, senza che tu debba fare nulla.

Quando il tuo smartphone Android rileva che la batteria si sta scaricando, attiva da solo la modalità “Risparmio Energetico”: le funzionalità smart vengono ridotte, è vero, ma in questo modo potrai ottenere parecchie ore di autonomia in più per usare lo smartphone Android finchè non potrai caricarne la batteria. E non dimentichiamo che, prima con Android 6.0 e poi con Android 7.0, Google ha introdotto in Android altre modifiche molto efficaci (Doze) che permettono di ridurre i consumi di batteria e aumentare le ore di utilizzo dello smartphone, il tutto in modo automatico, senza che tu nemmeno te ne accorga (queste ottimizzazioni operano soprattutto mentre lo smartphone è in stand-by effettivamente).

Esistono, però, tante altre soluzioni da attuare per risparmiare batteria su Android, soprattutto se il tuo smartphone monta una versione “vecchia” di Android, vale a dire prima di Android 6.0 e che quindi non supporta la modalità Doze di cui abbiamo appena parlato. Non ci credi? Nessun problema, te le illustro di seguito in questa guida dettagliata. In pochi minuti capirai come ottimizzare l’uso del tuo Android per risparmiare batteria facilmente.

Primo: scopri dove controllare l’uso della batteria su Android

Prima di tutto, devi scoprire come fare per scoprire quali sono le app e i programmi che su Android consumano la batteria più di altre. Se ad esempio noti che, dopo aver installato qualche programma dal Play Store, la batteria scende più velocemente del solito, devi controllare nelle Impostazioni se effettivamente c’è qualche app che sta consumando batteria in modo anomalo e più di altre. 

Fortunatamente questo procedimento è molto semplice: trascina verso il basso la tendina delle notifiche di Android, clicca in alto a destra dove c’è l’ingranaggio delle Impostazioni, scendi fino a trovare la voce Batteria.

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Il procedimento potrebbe essere leggermente diverso da smartphone a smartphone, ma in generale la voce relativa alla batteria e ai consumi è accessibile seguendo il percorso che ti ho indicato.

Una volta raggiunto il menù relativo alla Batteria di Android, clicca sulla voce Uso Batteria per entrare nei dettagli e scoprire quali sono le app che consumano più energia.

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Scorrendo la pagina verso il basso, vedrai quali sono le app che impediscono al tuo smartphone di restare acceso a lungo e che hanno maggiore impatto sulla batteria. Interessante anche il grafico che mostra quante ore ancora il tuo dispositivo dovrebbe restare acceso prima di avere bisogno di una ricarica completa.

Comunque, se c’è qualche app che sta consumando troppa energia su Android, da questa schermata la vedrai ed eventualmente puoi disinstallarla per provare a risolvere il problema. 

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Forse non lo sai, ma cliccando sul grafico potrai vedere nel dettaglio quando lo smartphone è stato con schermo acceso, quando il WiFi e il GPS sono stati accesi e altre utili informazioni che ti aiuteranno a rilevare eventuali problemi che impattano sulla batteria. 

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Le barre che compaiono mostrano quando ogni particolare voce è stata accesa. In questo caso, ad esempio, il WiFi è sempre rimasto acceso, così come il segnale GSM, segno che lo smartphone non è mai stati messo in modalità offline. Il GPS, invece, è stato sempre acceso ma quasi mai usato.

Alla voce “Awake”, invece, vediamo quando lo smartphone aveva lo schermo spento ma non era in stand-by: questa è la voce più interessante perchè, se la sua barra è molto verde o “piena”, significa che anche se non stavi usando lo smartphone (che quindi aveva lo schermo spento), qualcosa (probabilmente un’app) consumava risorse e quindi batteria. Purtroppo non ci sono dettagli più completi da leggere tramite questa voce, ma se la tua barra è molto diversa da quella dello screenshot, il tuo Android potrebbe avere problemi software e qualche app sta sicuramente consumando la batteria più del necessario.

Disabilita le connessioni wireless se non servono

Sicuramente non vedrai una differenza abissale, ma ricordo sempre che è meglio disabilitare queste connessioni quando non servono: Wi-Fi, Bluetooth, e GPS. Non otterrai 100 ore di autonomia in più, ma sicuramente qualche minuto di schermo acceso in più lo guadagnerai.

Come abbiamo già detto, in passato questi sensori consumavano molta batteria se lasciati accesi e non utilizzati, ma ora Google li ha ottimizzati e, anche se restano accesi, non impattano eccessivamente su batteria e autonomia dello smartphone.  

Controlla le impostazioni delle notifiche

Probabilmente avrai sentito dire che le notifiche possono consumare tantissima batteria su Android, ma, come ogni altra cosa, il discorso è un pò più complicato.

Contrariamente al passato, oggi quasi tutte le app usano notifiche push per avvertire in caso di novità o ricezione di messaggi (email, WhatsApp, Telegram e tutti gli altri). Questo sistema di notifiche, anzichè controllare ad intervalli periodici se ci sono novità, lascia aperta una porta sempre in ascolto (in modalità passiva) che riceve informazioni e le notifica all’utente. In altre parole, anzichè avere un’app che si connette ad internet ogni tot minuti per cercare e controllare se ci sono nuove informazioni, Android è sempre pronto a ricevere e notificare eventuali nuove informazioni tramite servizi che sono stati abilutati sullo smartphone.

Questa tecnologia permette di risparmiare molta, molta batteria (rispetto alla precedente tecnologia), ma ci sono ancora app che non sono ottimizzate per supportarla al meglio e altre app che non la supportano proprio. Le app che non supportano le notifiche push consumano tantissima batteria e andrebbero disabilitate o sostituite con app alternative e più aggiornate. Ad esempio, ci sono app per le email che si appoggiano ancora alla tecnologia POP3, ma anche app di social network e simili, che andranno a consumare tantissima batteria sul tuo smartphone.

Il modo migliore per capire se stai usando app che si appoggiano a notifiche NON push, è quello di aprire l’app di tuo interesse, andare nelle sue Impostazioni e controllare la voce relativa alle notifiche. Se trovi qualcosa che ti permette di personalizzare l’intervallo di aggiornamento delle notifiche, significa che l’app non usa le notifiche push e quindi si collega ad internet a intervalli regolari, consumando più batteria. Meglio smettere di usare l’app, cercare un’alternativa o, ancora meglio, disattivare le notifiche e fare controlli manuali di eventuali novità quando necessario.

Ecco un esempio di app che controlla periodicamente su internet se ci sono novità.

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In generale, comunque, il consiglio è di non avere troppe app che inviano notifiche push, altrimenti la batteria si consuma per forza di cose se ogni due secondi arrivano notifiche da Facebook, Twitter, Instagram, WhatsApp, Telegram e altri 100 programmi che continuamente fanno suonare e vibrare lo smartphone e fanno accendere lo schermo.

Usa Greenify per risparmiare batteria su Android

Non hai mai sentito parlare del programma Greenify? Nessun problema, di seguito ti spiego come configurarlo ed usarlo al meglio.

Greenify è un programma molto utile e intelligente che permette di risparmiare batteria su Greenify. Con una configurazione veloce è possibile impostare Greenify in modo che riesca a fare risparmiare batteria al tuo smartphone, prolungandone di parecchio l’autonomia. E’ vero, Greenify funziona molto meglio su smartphone che montano Android 5.0, perchè da Android 6.0 in avanti molte delle sue funzioni sono state integrate nel sistema operativo di Google, ma anche con versioni successive di Android 5.0 questa app risulta utile per ottimizzare la batteria su Android. 

Visto che non è proprio semplice configurare al meglio Greenify, vediamo insieme come impostare il programma al meglio per ridurre il consumo di batteria su Android. 

Giusto per informazione, Greenify non fa magie, ma semplicemente riesce ad ottimizzare lo stand-by di Android, riducendo al minimo il consumo di batteria da parte delle app mentre non usiamo lo smartphone. E, come detto poco sopra, lo fa così bene che Google ha “copiato” molte delle sue funzioni inserendole di default in Android 6.0 e 7.0. Segnalo comunque che Greenify NON è un Task Killer (anche se lo sembra) e risulta molto più efficace di qualsiasi programma di quel tipo, che, come vedremo, su Android non serve a niente.

Per configurare Greenify, prima di tutto devi scaricarlo dal Google Play. E’ gratis, ma puoi supportare lo sviluppatore con una donazione di 3 euro opzionale. Segnalo inoltre che Greenify risulta ancora più utile su smartphone dove i diritti di root sono stati sbloccati, in quanto riesce a controllare meglio tutti i processi di sistema e limitare maggiormente il consumo di energia, ma per sfruttare le funzionalità intelligenti di risparmio energetico offerte da Greenify non è comunque indispensabile avere il root. 

Una volta che è stato installato, avvialo. Se hai i diritti di root, Greenify chiederà l’accesso e, nel caso, forniscilo in modo che possa ottimizzare al meglio il risparmio di batteria su Android.

E’ possibile aggiungere app sotto la gestione ottimale di Greenify semplicemente cliccando sul + che si trova in alto a destra nell’interfaccia del programma. Greenify mostrerà tutte le app che sono attive e quelle che potrebbero rallentare lo smartphone e quindi consumare batteria sotto determinate circostanze: scegli tu quali aggiungere alla lista dell’ottimizzazione, ma ricorda che TUTTE le app selezionate NON avranno più la sincronizzazione in tempo reale quando lo smartphone sarà in stand-by; in pratica, sconsiglio vivamente di aggiungere email e WhatsApp alla lista se vuoi le notifiche in tempo reale. La sync automatica viene disattivata solo quando lo smartphone è in stand-by, non quando è attivo e lo stai usando; ovviamente, poi, se aggiungete ad esempio la sveglia alle app protette da Greenify, la sveglia continuerà a suonare senza problemi. Solo le app che inviano notifiche push potrebbero avere problemi di sync quando Greenify è attivo.

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Una volta che hai selezionato le app da ottimizzare con Greenify, clicca sulla spunta verde che si trova in basso a destra per tornare alla home di Greenify: qui vedrai tutte le app che il programma metterà in “ibernazione” per risparmiare batteria. 

Segnalo che, se non hai il root sul tuo Android, dovrai garantire al programma Android permessi aggiuntivi. Quando proverai ad ottimizzare le app premendo sul pulsante “ZZZ”, infatti, comparirà un popup relativo ai permessi di Accessibilità di Android: dovrai garantirli a Android per poter fare funzionare correttamente il programma e l’ibernazione automatica delle app e, per farlo, ti basterà attivare il toggle che trovi in alto a destra nella schermata che comparirà sul tuo telefono. Fatto questo, potrai tornare all’app Android per continuare l’ottimizzazione delle app per risparmiare batteria su Android. 

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Sui dispositivi con diritti di root tutto questo non sarà necessario in quanto, grazie al root, Android potrà accedere a tutte le funzionalità e a tutti i servizi dello smartphone senza richiedere ulteriori permessi.

Segnalo, per completezza, che è anche possibile utilizzare nella home di Android il widget di Greenfiy, che è molto comodo per gestire e controllare al volo le app che vengono ottimizzate e ibernate al fine di migliorare autonomia e salvare batteria. 

Ecco fatto: a grandi linee hai configurato e settato correttamente il programma al fine di salvare batteria Android. Prenditi comunque qualche minuto di tempo per conoscere meglio il programma, le sue funzioni e le sue varie configurazioni. Greenfiy è un’app molto potente e completa per Android, ma per sfruttarla al massimo devi conoscerla bene: con queste indicazioni che ti ho dato riuscirai a completare la configurazione base, ma col tempo e un pò di impegno sono sicuro che potrai ottenere molto di più da Greenfiy.

Attento alle alte temperature!

Forse lo sai già, forse no, ma se il tuo smartphone Android scalda molto, la batteria si consuma molto più in fretta. Ad esempio, se stai giocando e la batteria diventa molto calda, ti consiglio di mettere in pausa il gioco e lasciare riposare e raffreddare il dispositivo, altrimenti la batteria terminerà la sua carica ancora prima del previsto.

Inoltre stai attento anche alla temperatura esterna: se lasci lo smartphone sotto al sole d’estate, ad esempio, noterai che la sua autonomia diminuirà molto più velocemente del solito. 

E questo discorso non vale solo per il caldo, ma anche per il freddo estremo: in condizioni di temperatura “difficili” (sia caldo che freddo), la batteria dura meno del previsto. Occhio, dunque, a dove usi lo smartphone.

Non usare i famosi Task Killers e attento ai falsi miti

L’ultimo consiglio che ti do relativamente alla batteria di Android riguarda i famosi task killer, quelle app tanto diffuse (purtroppo) che chiudono automaticamente processi e applicazioni su Android. 

In teoria i task killer dovrebbero fare risparmiare batteria perchè chiudono le app aperte in background e liberano memoria RAM e processore, diminuendo il loro impatto sulle risorse di sistema e quindi sulla batteria. In pratica, però, fanno l’esatto contrario, soprattutto da quando Android è stato così ben ottimizzato per gestire più app aperte nello stesso tempo anche in background.

I task killer, infatti, chiudono continuamente le app Android che sono aperte in background, ma il sistema operativo continuerà ogni volta a riaprire queste app quando necessario e questo procedimento di apertira-chiusura consuma molta più batteria rispetto a quando le app vengono lasciate in background e magari ibernate con Greenify.

Dunque, se vuoi un consiglio, lascia stare i task killer: Android sa gestire benissimo da solo le app aperte in background, non c’è bisogno di un programma che lavori al posto suo. I task killer lavorano nel modo esattamente opposto a quello di Android e, dati alla mano, consumano più batteria di quanta ne salvino! Usa Greenify piuttosto, che funziona in modo molto più utile e intelligente.

Quando bisogna collegare Android al caricabatteria?

Una delle domande che mi vengono poste più spesso è: “Quando devo ricaricare la batteria? Devo aspettare che la batteria sia scarica prima di ricaricarla?”. Cerchiamo di dare una risposta definitiva a questa domanda.

In passato, con le batterie nickel-cadium, effettivamente era necessario farle scaricare completamente prima di ricaricarle. Oggi, con le moderne batterie agli ioni di litio, la cosa non è più necessaria. Puoi ricaricare la batteria quando vuoi, anche quando non è completamente scarica. Se vuoi un consiglio, comunque, è meglio ricaricare la batteria dello smartphone (non solo Android) quando è attorno al 20% e di staccarla quando sei almeno al 70%. In questo modo garantirai una vita più lunga alla batteria del tuo smartphone Android.

Conclusioni

Bene, siamo arrivati alla fine di questa lunga guida per ottimizzare la batteria Android e cercare di migliorarne durata e autonomia. 

Come hai potuto notare, alla fine di tutto il discorso è evidente che i moderni smartphone Android non necessitano di grandi interventi per fare durare di più la batteria: il sistema operativo è abbastanza intelligente per intervenire da solo in caso di necessità e per risparmiare batteria anche quando ci sono parecchie app aperte in background. Se proprio vuoi intervenire, comunque, con Greenify riuscirai ad ottenere qualche ora di autonomia in più. 

Se, da un momento all’altro, la batteria del tuo Android dura molto meno, c’è qualche problema, magari software, magari hardware. Per controllare quelli software, però, puoi seguire i nostri consigli ad inizio articolo: inizia a controllare cosa accade in background, quali sono le app che consumano più batteria, prova a disinstallarle e controlla se la batteria del tuo Android dura un pò di più. Se i problemi non si risolvono nemmeno così, prova a formattare lo smartphone e, come ultima soluzione, procurati un power bank o una batteria portatile esterna da portare sempre con te in caso di necessità.

Se vuoi un consiglio, comunque, disinstalla le app di Facebook e Messenger, che da sole consumano tantissima batteria su Android. Usa piuttosto le versioni Lite delle rispettive app, che funzionano meglio, occupano meno risorse di sistema e consumano molta meno RAM e batteria: provare per credere!


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