DJI Spark Distanza: Come Arrivare Fino A 2 KM!

Ecco un piccolo e semplice trucco che permette di guidare il DJI Spark fino a 2 km di distanza anche in Italia. Aumentare distanza massima DJI Spark

DJI Spark distanza 2 KM: come fare

Grandi, grandissime novità per tutti i possessori del drone DJI Spark. Finalmente è infatti possibile guidare il piccolo drone di DJI fino ad una distanza massima di 2 KM anche in Italia grazie ad una piccola e rapida modifica.

E in questo articolo vedremo come fare, grazie alla guida (+ video) pubblicata da Diego di Tecnophone.

Prima di iniziare con la guida (e ringrazio Gianluca che nei commenti ha fatto chiarezza su vari aspetti che avevo riportato in maniera errata), però, facciamo una piccola premessa.

DJI Spark scheda tecnica

Poche settimane fa è stato presentato il nuovo drone di DJI, lo Spark: si tratta di un fantastico drone, piccolo, leggero e compatto, che rappresenta in pratica la versione mini del Mavic Pro (il drone che avevo io).

Ne abbiamo parlato qui >>> DJI Spark: prezzo, caratteristiche, scheda tecnica, uscita

Sono stato tentato dall’acquisto del DJI Spark fin dalla sua presentazione e non appena ho venduto il mio Mavic Pro ho deciso di acquistarlo, anche grazie ad un’interessante promozione su GearBest, che ha proposto il modello Combo a meno di 600 euro. 

Pur avendo acquistato il DJI Spark, c’era ancora un dubbio che mi affliggeva, cioè la stabilità della connessione WiFi che è necessaria per controllare il drone (sia tramite smartphone che tramite controller dedicato).

A quanto pare, infatti, a causa di un limite della rete WiFi Europea CE (e quindi italiana) in Italia è impossibile guidare il DJI Spark oltre i 300-400 metri (non sarebbe comunque possibile farlo per i limiti imposti dalla legislazione italiana) pur usando il controller dedicato, che invece in teoria potrebbe spingere il piccolo drone fino ad una distanza massima di 2 KM (e che avviene con la rete WiFi FCC americana).

Sono moltissimi gli italiani in possesso di un DJI Spark che si lamentano dei problemi alla rete WiFi del DJI Spark, del segnale che viene perso improvvisamente, del video che viene trasmesso a scatti ed altro ancora. Ma sono tutti problemi legati al WiFi europeo, non allo Spark e che quindi DJI NON può risolvere con un aggiornamento o in nessun altro modo.

Questi problemi non affliggono droni come Mavic Pro ad esempio perché in questo caso la tecnologia WiFi usata è differente. 

Fortunatamente, però, dove la tecnologia impone dei limiti che sembrano insuperabili, arriva la community di appassionati, che, almeno in Italia, ha trovato un modo per risolvere i problemi di connessione WiFi CE sul DJI Spark. 

Non so per quanto tempo la cosa funzionerà, visto che DJI la potrebbe bloccare con un semplice aggiornamento software, ma finché va si può provare.

Grazie ad un trucco semplice e veloce si possono sfruttare le frequenze WiFi americane e come per magia la connessione tra DJI Spark e telecomando diventa perfettamente stabile, affidabile e permette di spingere il drone fino ad una distanza massima di 2 KM (testati e confermati da vari utenti, ma ricordo di nuovo che in Italia NON è permesso farlo, nemmeno con patentino!).

Dunque, se anche tu hai comprato il DJI Spark e vuoi risolvere il problema al WiFi, ti spiego come fare! Nel giro di 5 minuti potrai migliorare la connessione del DJI Spark, avere un segnale video stabile sullo smartphone e soprattutto potrai spingere il drone verso distanze mai viste fino ad oggi in Italia (ma attento alla legge, che vieta di farlo andare oltre i 200 metri!)

Prima di procedere, un paio di premesse:

  • guida pubblicata a solo scopo illustrativo, ripresa da un altro sito, non testata personalmente
  • esegui tutto a tuo rischio e pericolo, assumendoti tutte le responsabilità del caso
  • secondo la legge italiana, NON puoi comunque volare fino a 2KM. Rispetta le leggi vigenti in Italia per quanto riguarda il volo del tuo drone

Detto questo, ecco il video in cui Diego spiega passo passo come procedere per migliorare e potenziare la connessione WiFi del DJI Spark. 

Aumentare distanza DJI Spark: guida completa

Per funzionare, la guida farà credere al drone di essere negli USA. In questo modo potrai usare le frequenze WiFi della FCC (e non quelle Europee) con la rete 2,4 Ghz che arriva fino a 2 KM di distanza.

E, cosa più importante, risolverai tutti i problemi di connessione instabile, che salta e video che va a scatti.

Ecco a te il video in cui vengono spiegati tutti i passaggi per usare correttamente il drone DJI Spark fino a 2 KM anche in Italia:

Download file necessari

A questo link c’è la raccolta di tutti i file necessari per la guida.

Come anticipato, non ho (ancora) provato personalmente la guida, ma tantissimi utenti l’hanno portata a termine e confermano che funziona tutto correttamente.

Ad ogni modo, per supporto e aiuto ti consiglio di entrare nel canale Telegram di supporto >>> https://telegram.me/djisparkitalia.

IMPORTANTE: dopo aver completato la guida, quando andrai ad avviare l’applicazione DJI per guidare il tuo drone, comparirà il messaggio “Switch WLAN settings”. Per procedere con la guida, devi premere su CANCEL!

Insomma, mi sembra tutto molto semplice, vero?

E comunque non appena mi arriverà il drone testerò la guida personalmente e magari farò un video a riguardo per spiegare tutti i passaggi da seguire.

Come già anticipato, purtroppo questa non è la soluzione definitiva e non è ovviamente ufficiale, ma almeno funziona.

DJI da parte sua non può fare niente per risolvere il problema in quanto il tutto è legato alle reti WiFi europee, che sono meno stabili e più limitate di quelle americane.

Grazie a questa guida almeno potrai guidare il tuo DJI Spark in tutta tranquillità anche in un raggio di 100-200 metri, senza paura di perdere il segnale, senza paura di perdere il drone, senza un segnale video ballerino e che salta continuamente.

Prima di abbandonare l’articolo, qualche altra info su DJI Spark. 

DJI Spark prezzo più basso

Se vuoi comprare DJI Spark al prezzo più basso di internet, ti consiglio di andare su Gearbest, dove ogni giorno vengono proposte tante offerte interessanti per acquistare DJI Spark con un fortissimo sconto rispetto al prezzo richiesto da DJI. 

LINK

DJI Spark Fly More combo

La versione combo del DJI Spark costa in Italia qualcosa come 800 euro. Su Gearbest invece lo puoi comprare a circa 600 euro. Un bel risparmio, no? E’ la stessa versione che ho preso io: consegnata a casa in 20 giorni effettivi (15 lavorativi), consegnato con Bartolini, nessuna tassa di importazione pagata.

LINK versione COMBO

DJI Spark Amazon

Se non ti fidi a comprare il drone dalla Cina, magari su siti che non conosci, nessun problema. Lo trovi anche su Amazon Italia, ovviamente ad un prezzo più elevato rispetto a quello che ti ho segnalato in offerta.

LINK

DJI Spark peso

Se aggiungi i paraeliche, il drone pesa 338 grammi. Troppo per rientrare nella categoria dei droni inferiori ai 300 grammi, che sono quelli “inoffensivi” secondo ENAC.

Per stare sotto al peso di 300 grammi con DJI Spark devi rimuovere i paraeliche, ma in questo caso il drone non rientra tra quelli “inoffensivi”, che appunto devono avere una protezione alle eliche.

DJI Spark 300 grammi

Come detto poco sopra, questo drone supera il peso di 300 grammi, c’è poco da fare. DJI deve lavorare ancora di più per renderlo più leggero e per farlo rientrare tra i droni inoffensivi.

Alleggerire DJI Spark

C’è un’azienda italiana che si occupa di alleggerire il DJI Spark per farlo rientrare nella categoria dei droni “inoffensivi”. La modifica, però, costa circa 500 euro e non mi sembra che sia molto conveniente.

Inoltre ti ricordo che togliendo 38 grammi ad un drone di 338 (il 10%) rischi di comprometterne la stabilità in volo, soprattutto quando c’è vento.

Pensaci due volte prima di provare ad alleggerire il tuo DJI Spark.

DJI Spark autonomia

Secondo l’azienda, DJI Spark ha un’autonomia di 16-17 minuti. In realtà, nell’uso quotidiano, la batteria del drone dura dai 12 ai 14 minuti in base all’uso che ne fai.

DJI Spark altezza

DJI Spark arriva ad un’altitudine massima di circa 500 metri se usato con il telecomando. Senza il telecomando, usando solo il telefono, il drone arriva invece ad un’altezza massima di 50 metri (che in realtà sono meno perché poi perde il segnale).

Senza patentino, comunque, NON puoi superare i 70 metri di altezza in Italia.

DJI Spark distanza massima

Con il telecomando il DJI Spark arriva al massimo a 2km di distanza. Senza telecomando, invece, il drone arriva a circa 120 metri (ma il segnale WiFi solitamente si perde prima).

Come anticipato, per sfruttare al massimo il drone DJI Spark devi comprare anche il telecomando.

E solo con questa guida potrai guidare il DJI Spark oltre i 400 metri, altrimenti in Italia, anche con telecomando, non si supera questa distanza ridotta.

DJI Spark inoffensivo

Lo abbiamo detto prima: superando il peso di 300 grammi, per ENAC questo drone NON è inoffensivo. Viene regolamentato dunque come se fosse un Mavic Pro, un Phantom e simili.

DJI Spark patentino

Per usarlo fuori dai centri abitati, sotto ai 70 metri di altezza e rispettando tutte le altre indicazioni di ENAC, NON serve il patentino per guidare DJI Spark. Ricordati però di volare lontano da aeroporti, di tenerlo sempre in vista, di non volare di notte e di non sorvolare case o persone.

E stai attento alle zone dove per qualsiasi motivo non si può volare perché c’è qualche divieto.

In generale, comunque, rispettando le leggi si può guidare DJI Spark senza patente.

DJI Spark 4K

Purtroppo la videocamera del drone non riprende in 4K. La registrazione video arriva fino a 1080P 30fps con bit rate di 24 Mbps.

DJI Spark recensione

Il mio DJI Spark arriverà domani. Dopo averlo testato a fondo potrò pubblicare la mia recensione.

Bene, è tutto.


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7 Commenti

  1. PAtentino per arrivare a 2km????? ma queste baggianate dove le ha lette questo Riccardo Conti autore dell’articolo?… al massimo puoi arrivare a 200 metri giusto se hai una buona vista perche’ devi cmq sempre mantenere il contatto visivo chiaro (VLOS) e NON ESISTE NESSUN PATENTITO!!!. al massimo un attestato che di certo non serve per arrivare a 2km!! infine non e’ un GRAVE PROBLEMA di DJI che deve risolvere ma sono leggi EUROPEE sulle massime emissioni di potenza ammissibile che e’ molto minore riespetto all’americo FCC in america CE in italia.. e TUTTI i dispositivi anche i cellulari le rispettano. Ma cmq basterebbe informarsi un po’ prima anceh sulla rete per non scrivere baggianate..Infine ci sono non solo 1 azienda che per 500 euro alleggerisce lo spark ma almeno una decina e anche per soli 150euro compresa assistenza alal manualistica. oppure molto semplicemente GRATIS stampandosi paraeliche e capottina leggere da un amico con la stampante 3d i file del progetto sono gratuiti..

    • Tutto questo casino perché ho scritto patentino al posto di attestato? Basta segnalarlo con calma e correggo. Purtroppo non sono perfetto e posso anche scrivere una parola sbagliata. Perdonami Petrarca.

      • No ci sono una serie di inesattezze.
        Patentino non esiste ok. l’attestato apr serve solo se anche il drone e’ riconosciuto per operazioni critiche/non critche in ogni caso mai oltre i 200 metri (limite ragionevole del contatto visivo su questo mezzo con queste dimensioni). Ma conviene alleggerirlo per non dover fare anche la scuola. Non esistono SPARK riconosciuti come SAPR da 0,34kg quindi offensivi da usarsi con attestato. non lo farebbe nessuno.
        In italia nessuno con SAPR puo’ volare a 2km ne come aeromodello ne come SAPR attestato o meno.
        FCC e illegale in europa e non e’ un bug di dji (il wifi non e’ tecnologia di DJI ma e’ standarizzata per cui difficilmente possono migliorarla. caso diverso il mavic che usa Ocusync di propreta’ DJI che con le potenze CE riesce a produrre un segnale piu’ stabile ma non compatibile al wifi prerogativa dei Selfie droni)
        Non esiste un segnale video/audio piu’ stabile.. l’audio il drone non lo registra se non solo sul cell attraverso il microfono dello stesso smartphone.
        le aziende che offrono alleggerimenti sono tante ed esiste anche la possibilita’ del fai da te gratis.
        La garanzia ancora non e’ chiara se rimane dopo la modifica. Come anche l’instabilita’ nel volo degli alleggeriti non e’ assolutamente vera. Anzi i paraeliche DJI originali per il loro peso e’ sconsigliabile usarli in outdoor proprio perche’ potrebbe causare instabilita’ al contrario dei paraeliche leggeri (8grammi) specifici solo per il riconoscimento come inoffensivi che non interferiscono sul volo (o solo in minima parte).
        Il drone se riconosciuto inoffensivo non ha bisogno di nessun attestato (o patentito come lo definisci tu) e’ uno dei grandi vantaggi dei 0.3kg.
        Mi scuso per il inguaggio aggressivo (non sono solito usare questi termini) che ho usato ma e’ stato un commento di getto dopo aver letto piu’ di una inesattezza che facilmente poteva essere corretta con una ricerca sulla rete.
        La dji combatte con molto vigore la diffusione di queste informazioni e delle sue APP modificate anche perche’ tramite queste modifiche e’ possibile disattivare anche le NFZ (no fly Zone) cosa grave. Ci sono stati molti aggiornamenti nell’ultimo periodo (quasi ossessivi e obbligatori) da parte di dji per mettere fuori gioco tutti questi stratagemmi. Per ora il trucco FCC funziona ancora perche’ anche DJI sa che con il CE non si riesce ad usare il drone con tranquillita’ e se vuole vendere.. poi vedrete che chiudera’ la falla anche di questa. Quando ti arrivera’ il drone per la recensione se ti servono delle informazioni fresche per il prossimo articolo puoi contattarmi se posso ti aiuto volentieri. Buon lavoro..

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