Attenzione: Google chiude Google Sync. Cosa cambia per gli utenti iPhone e Windows Phone?

Google non utilizzerà più Microsoft Exchange, cosa cambia per gli utenti e come prepararsi

In questi giorni Google ha rilasciato svariate applicazioni molto interessanti per iPhone, come il programma per modificare i video o Google Maps, con indicazioni visive e vocali.

Nonostante questo, Google non vuole favorire in alcun modo gli altri sistemi operativi e il suo focus resta ovviamente Android.

A conferma di questo arriva proprio in questi giorni una notizia particolarmente importante che riguarda gli utenti iPhone e Windows Phone.

Dal prossimo anno, infatti, Google non utilizzerà più Microsoft Exchange per gestire la mail e la sincronizzazione dei dati su altri sistemi operativi.

Cosa significa in soldoni?

In pratica, prima chi comprava un iPhone poteva, grazie alla sincronizzazione con Microsoft Exchange, sincronizzare facilmente, velocemente e automaticamente tutti i propri dati con l’account Google. Grazie a questa sincronizzazione automatica, ad esempio, potevo avere sempre con me, sul mio iPhone, la rubrica, i contatti, il calendario e le mail di Google. Sempre sincronizzati in tempo reale, in modo automatico e gratuito.

Stesso discorso anche per Windows Phone. 

Da Gennaio, però, le cose cambieranno. Questo protocollo non sarà più supportato da Google e gli utenti resteranno a bocca asciutta.

Il colosso del web ha pubblicamente annunciato che non offrirà più servizi Microsoft Exchange Active Sync (EAS) per la sincronizzazione dei dati utilizzando, in alternativa, protocolli standard come IMAP (email) CalDAV (agenda/calendario) e CardDAV (contatti).

Dalla fine di Gennaio 2013 quindi, il protocollo Exchange ActiveSync sarà disattivato da Google e gli utenti Windows Phone e iPhone avranno dei seri problemi nel sincronizzare i propri dati provenienti dai servizi di Google.

Quale è la motivazione data da Google per questa scelta?

Al momento il sistema operativo mobile di Microsoft e iOS non supportano i protocolli standard che Google utilizzerà per i propri servizi. Ecco la motivazione ufficiale data da Google, che in realtà vuole spingere gli utenti GMail a passare ad Android per avere tutti i propri servizi perfettamente integrati.

Ora che abbiamo chiarito il problema, vediamo le possibili soluzioni su iOS e su Windows Phone.

Cosa succede per gli utenti iOS?

Dal 30 gennaio, solo gli utenti che utilizzano l’app ufficiale Gmail potranno continuare a usare Google Sync per le e-mail, mentre tutti gli altri che preferiscono le app native Mail e Calendario rimarranno senza tale funzione attiva. Stesso dicasi per Rubrica, dato che, grazie al supporto Exchange ActiveSync, Google Sync consentiva di sincronizzare eventi del calendario, e-mail e contatti con il proprio account Google, anche usando le app native.

A breve, gli utenti iOS non potranno più sfruttare questa funzione e saranno costretti ad utilizzare i servizi CardDAV (per i contatti), CalDAV (per i calendari) e IMAP (per le e-mail), da configurare separatamente, al fine di lasciare invariata la sincronizzazione con il proprio account Google.

Per quanto riguarda il calendario, gli utenti potranno quindi sfruttare il protocollo CalDAV: Google spiega dettagliatamente come utilizzarlo con un tutorial disponibile aquesto link.

Per i contatti, bisogna sfruttare il protocollo CardDAV, supportato sia da Apple che da Google. Anche in questo caso, Google ha già preparato una guida completa alla configurazione, disponibile qui.

Infine, per Gmail è disponibile un tutorial che consente di abilitare il protocollo IMAP in Mail. Questa configurazione, però, non consentirà di sfruttare le notifiche push, non abilitate via IMAP. Per risolvere questo problema, gli utenti dovranno utilizzare l’app nativa Gmail.

Qunidi, per calendario e contatti le conseguenze non saranno importanti, visto che Apple supporta i protocolli CardDAV e CalDAV (a differenza di Windows Phone, i cui utenti avranno molte più difficoltà), mentre per quanto riguarda Gmail, chi usa l’app nativa Mail su iPhone e iPad non potrà più ricevere le notifiche push.

Cosa succede per gli utenti Windows Phone?

Per quanto riguarda la sincronizzazione delle e-mail, su Windows Phone si potrà comunque utilizzare un account gmail, tramite il protocollo IMAP, che però limiterà gli utenti alla possibilità di avere le notifiche push con soglia minima di aggiornamento automatico pari a 15 minuti.

Fortunatamente verrà conservato il supporto per gli account Google Apps di aziende, governi e università. Microsoft a tal proposito ha pubblicato un articolo su blogs.office dove si dichiara sorpresa da questa scelta da parte di Google e invita gli utenti Gmail a passare al servizio Outlook in quanto offre la migliore esperienza d’uso soprattutto per i dispositivi mobile.

Al momento non abbiamo ulteriori dettagli in merito.

Non appena avremo novità, non mancheremo di aggiornare l’articolo.


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