La batteria dello smartphone Android dura poco? Prova a ricalibrarla

Ecco una guida per aumentare l’autonomia dello smartphone Android andando a ricalibrare la batteria

Ogni volta che un nuovo smartphone arriva sul mercato viene dotato di caratteristiche tecniche sempre più interessanti: display più grande, fotocamera più potente, processore più veloce e così via.

L’unica cosa che resta sempre uguale, purtroppo, è l’autonomia (sempre che non peggiori). La batteria, per quanto venga potenziata, dura sempre troppo poco. Solitamente con uno smartphone Android, infatti, non si riesce mai a superare una giornata piena di utilizzo intenso.

Ma avete mai pensato che forse la colpa potrebbe non essere tutta del dispositivo, delle applicazioni aperte o della batteria?

Si, proprio così: se la batteria dello smartphone Android dura poco, potrebbe essere necessario ricalibrarla per migliorarne le prestazioni e aumentarne di conseguenza l’autonomia.

Se anche voi pensate che la batteria dello smartphone Android duri troppo poco e volete provare a migliorare la sua autonomia, ecco una guida che vi potrebbe tornare utile.

Potete provare a seguirla tranquillamente, visto che, alla peggio, non noterete alcun miglioramento. Se invece sarete fortunati, aumenterete l’autonomia del vostro smartphone Android. 

Iniziamo con questa semplice guida per migliorare l’autonomia di Android. 

Batteria Android: come ricaricarla al meglio e come ottimizzarla

La batteria del nostro device Android non supera mai la giornata? Forse non è tutta colpa degli applicativi aperti.

In questo articolo sfateremo tutti i miti sulle applicazioni “calibra-batteria” e impareremo a gestire al meglio gli accumulatori al litio forniti in dotazione.

Con il passare del tempo il device ci darà l’illusione di durare di meno, di avere meno autonomia (effetto “fake lazy battery”) poiché la batteria raggiunge prima il limite minimo di tensione che identifica una batteria come “scarica”, causando un dislivello tra la carica reale residua e quella indicata dal sistema, stimabile intorno al 5-10% di carica residua non sfruttata (tale valore cresce con i passare del tempo).

In questi casi diventa fondamentale ricalibrare la batteria: il processo di calibrazione non farà altro che ripristinare i giusti valori di carica memorizzati nel dispositivo, rendendoli i più fedeli possibili a quelli della batteria, e riallineando i valori di tensione della batteria.

Quando bisogna calibrare la batteria di Android? 

La calibrazione è altamente consigliata ogni 30-40 cicli di carica/scarica, indicativamente ogni mese.

Posso utilizzare le applicazioni dedicate per la calibrazione?

No, sono completamente inutili.

I presunti programmi per la calibrazione si limitano a cancellare (una volta ottenuti i permessi di root) il file batterystats.bin (presente in data/system/) che (secondo loro) è fondamentale per aumentare la durata della batteria.

Errore! Quel file si limita a monitorare le operazioni che vengono eseguite dalle applicazioni e dal sistema quando il telefonino non è in carica. In poche parole memorizza i dati che vengono in seguito mostrati se si apre il menu Utilizzo Batteria.

Quindi tali applicativi non sono realmente utili a calibrare il sistema Android, che è in grado di effettuare tale operazione in maniera autonoma senza permessi di root e senza applicazioni dedicate.

Come effettuo la calibrazione? C’è una procedura semplice ed immediata?

Se lo smartphone non mantiene più la carica come una volta o avete raggiunto i cicli di carica/scarica mensili eseguite questi passaggi:

  • scaricate completamente lo smartphone, portando la carica a 0% e attendendo che il device si spenga automaticamente (può essere questo un buon momento per giocare o utilizzare applicazioni pesanti, utili per velocizzare lo scaricamento);
  • una volta spento provate a riaccenderlo: se non dà segni di vita, procedete al successivo punto; se si riavvia e arriva alla schermata Home fate di tutto per farlo spegnere per mancanza di carica; ripetete il passaggio finché il telefono non darà più segni di vita (tranquilli, è solo scarico completamente!);
  • Inserire il caricabatterie e lasciatelo caricare (da spento) per almeno 4 ore o comunque 2 ore in più del normale processo di carica; indicativamente deve restare almeno 2 ore in più dopo che il display visualizza il 100% di carica;
  • Al termine riaccendete il telefono con il caricabatterie ancora inserito nel dispositivo; una volta arrivati alla Home attendete 2 minuti prima di rimuovere il caricabatterie.
  • Ripetere l’intera procedura per altre 2 volte (scarica completa e successiva carica “lunga”), per un totale di 3 cicli di calibrazione.

Al termine avremo la batteria e lo smartphone completamente calibrati.

Quindi uno dei trucchi è lasciare il caricatore attaccato quando termino ogni ciclo di calibrazione?

Esattamente. Accendere il device con il caricatore ancora inserito permetterà ad Android di “notare” l’errore di lettura della carica.

I cicli di calibrazione sono utili per allineare le tensioni delle singole celle della batteria, mentre il trucco della presa inserita all’avvio permetterà di aggiornare i file di configurazione per adattarli al nuovo livello di carica.

Se raggiungiamo la piena carica e stacchiamo subito il caricabatterie prima di accendere lo smartphone l’aggiornamento dei file di configurazione potrebbe non avvenire e il device utilizzerebbe i valori di carica vecchi, non conformi alla reale tensione presente nella batteria quando completamente carica.

L’aggiornamento dei file andrebbe fatto quando la batteria è al massimo della carica e della tensione: tale scenario è ottenibile solo con il dispositivo ancora attaccato alla presa di corrente.

Non potrei fare ogni volta un ciclo di calibrazione invece della ricarica normale?

Consiglio di applicare i cicli di calibrazione ogni mese od ogni 30 cicli di carica/scarica.

Effettuare troppi cicli di calibrazione consecutivi danneggia la batteria, vista la sensibilità degli accumulatori al litio all’essere scaricati completamente.

Il trucco del caricabatterie inserito al primo avvio invece è applicabile in ogni scenario, visto che migliora la precisione del sistema operativo nel mostrare il giusto valore di carica.

Come effettuo la ricarica “normale”, quei cicli di carica/scarica non calibranti?

Non appena il device raggiunge il 15/10% di carica residua, spegnetelo e ponetelo sotto carica per 2 ore (indicative).

Nei cicli normali è importante non scaricare completamente il dispositivo, visto che (se ben calibrata) la batteria manterrà più facilmente gli stessi livelli di tensione per ogni cella con tali valori di carica residua rispetto ad una scarica completa (dove i sistemi di sicurezza entrano in funzione in maniera separata per ogni cella, sfasando la tensione totale).

Di norma il sistema Android segnala con un pop-up e un suono il raggiungimento di tali soglie: non appena lo smartphone vi avverte della bassa carica residua seguite il suo consiglio, spegnete e ricaricate.

Non appena la batteria raggiunge il 100% è possibile rimuovere il caricabatterie anche subito, sempre dopo aver acceso il telefono (le batterie calibrate soffrono il sovraccarico, utile con le batterie non calibrate che necessitano di carica aggiuntiva per mettere alla giusta tensione tutte le celle).

I cicli di carica è preferibile farli sempre a telefono spento: ricaricare lo smartphone con quest’ultimo ancora accesso richiederà più tempo, maggiore energia e calore (l’eccessivo calore danneggia la batteria) e potrebbe portare ad una scalibrazione peggiore visto la differente corrente di ricarica utilizzata.

Non avevo a portata di mano il caricabatterie e lo smartphone Android si è scaricato completamente prima dei cicli previsti: cosa faccio?

Può capitare di scaricare completamente la batteria e di non avere il caricabatterie sempre dietro: in tal caso andrà benissimo un ciclo standard.

Mettetelo sotto carica per 2 ore e a carica completata avviate il device con il caricabatterie ancora inserito. Considerate questo come un ciclo “normale”, non azzerate il conteggio dei cicli per via di questo incidente di percorso.

Quali applicativi e widget di gestione energetica sono utili per mantenere un’autonomia elevata della batteria?

In teoria nessun applicativo è veramente utile: quasi tutti gli applicativi occupano RAM e CPU e come tali consumano sempre un po’ di batteria.

Gran parte dei widget e applicativi dedicati al risparmio energetico e alla calibrazione non permettono quasi mai di recuperare il 5-10 % di autonomia e spesso perdono questo vantaggio in quanto contengono al loro interno barre pubblicitarie che uccidono la batteria!

L’unico metodo serio per risparmiare la batteria (senza appoggiarsi a programmi terzi) è spegnere tutte le connessioni quando non utilizzate (Wi-Fi, Bluetooth, Sincronizzazione automatica, GPS, 3G), utilizzare la rete 2G al posto delle reti UMTS/HSDPA (soprattutto se nella vostra zona la ricezione del 3G è altalenante) ed impostare un valore di timeout schermo basso(sotto al minuto) e disattivare i dati in background!

Carica e presa di Corrente

Quando si collega il Telefono alla presa, per ricaricarlo, è raccomandato inserire per primo l’alimentatore al Device e poi alla pressa di corrente; procedimento inverso, invece, quando il Telefono è carico, sganciare per primo l’alimentatore dalla presa e poi dal Device!

Bene, direi che è tutto.

Ringrazio l’utente eWrite di AndroidWorld, che ha scritto e pubblicato la guida QUI.


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5 Commenti

  1. dibio: se lo smartphone come il mio non si spegne quando è sottocarica ma rimane sempre acceso anche se lo chiudi.. come si fa a claibrare visto che è necessario caricare il telefono da spento?

    • Come non si spegne??? Hai sicuramente qualche problema allora perchè non è normale. Stacca e riattacca la batteria per spegnerlo!!! 🙂

  2. Circa 2 settimane fa ho acquistato uno smartphone nuovo. Fino ad oggi la batteria durava alla perfezione 2 giorni pieni con wi-fi e 3g acceso, anche sincronizza automaticamente era attivo.
    Da 2 giorni però mi succede una cosa strana : lascio tutta la notte in carica e la mattina lo trovo con la carica che al massimo arriva al 80% non arriva più al 100%.

    Inoltre, appena inizio ad utilizzarlo la batteria si scarica velocemente, tipo dopo 10 minuti perde già il 10% ed anche lasciandolo in stand-by per 2 ore, all’ accensione ritrovo la batteria già al 40%. Praticamente entro 3-4 ore al massimo si azzera la batteria.

    Ho provato la ricalibrazione ma è tutto inutile.

    Possibile che sia già rotta la batteria ? Devo comprarne un altra ?
    Cosa posso fare ?

    • Magari hai installato qualche applicazione che consuma tanta batteria. Prova ad utilizzare Wakelook Detector che è un’applicazione che ti permette di scoprire se qualche app consuma più batteria del dovuto.

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