MacBook Air con M1
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Finalmente ci siamo: Apple ha presentato ufficialmente il nuovissimo computer portatile MacBook Air con processore M1, prodotto interamente dall’azienda di Cupertino (parleremo a fine articolo del nuovo processore).
Si tratta di una vera e propria rivoluzione rispetto al passato: avremo tra le mani un prodotto molto più potente ed efficiente rispetto al passato, proprio grazie alla presenza del nuovo chip M1 di Apple.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, vediamo tutte le novità del MacBook Air con M1.
Novità MacBook Air con M1: cosa cambia?
Esteticamente poco o niente. Il nuovo MacBook Air è praticamente identico a quello vecchio.
Le novità però sono sotto la scocca e nel sistema operativo.
Tanto per cominciare, come anticipato, il processore sarà il nuovo M1 di Apple, che renderà questo computer 3 volte più veloce rispetto al passato. Anche la grafica sarà integrata nel chip M1: le prestazioni saranno 5 volte superiori rispetto al precedente modello di MacBook Air.
Tutto questo, ad esempio, permetterà di editare video in 4K ProRes sul computer senza alcun problema!
Anche l’SSD interno sarà più veloce, precisamente le prestazioni raddoppiano rispetto al passato.
Inoltre, il nuovo processore M1 scalda molto meno dei vecchi Intel e questo ha permesso ad Apple di NON montare nessuna ventola. Il computer sarà super silenzioso. E lo spazio liberato dall’assenza della ventola è stato dedicato alla batteria.
Proprio parlando di batteria, il nuovo MacBook Air garantisce 15 ore di navigazione web o 18 ore di riproduzione video (contro le 12 ore del modello precedente).
Unico neo: la fotocamera frontale FaceTime sarà ancora a 720p. Assurdo nel 2020.
La scheda tecnica è completata dalla possibilità di scegliere fino a 16 gigabyte di RAM, ma anche da uno schermo Retina da 13,3 pollici, Touch ID e chip WiFi 6. Presenti anche le porte Thunderbolt ed USB 4 e la Magic Keyboard.
Riassumendo, ecco le sue caratteritiche principali:
Il sistema operativo
Mi sembra scontato dirlo, ma ovviamente il sistema operativo sarà Big Sur, disponibile per tutti a partire dal 12 Novembre.
Big Sur sarà capace di rendere al meglio con M1, con prestazioni ottimizzate sotto tutti i punti di vista, grafica e consumo energetico in primis. Apple garantisce che con il chip proprietario l’OS sarà 1,9 volte più reattivo, le animazioni grafiche saranno più fluide e tutte le app – quelle proprietarie e di terze parti – saranno gestite in modo efficiente.
Dunque app di grafica e giochi trarranno enorme beneficio dalle performance del chip M1, progettato per lavorare in perfetta sinergia con l’OS di Apple dedicato ai Mac. Senza dimenticare che la transizione in atto introduce le universal app, che per gli sviluppatori significa poter creare una sola versione della loro applicazione ottimizzando il codice per l’intera famiglia di prodotti della mela.
Prezzo e disponibilità
Il nuovo Macbook Air è disponibile all’acquisto da oggi, con consegna 17-18 novembre, a partire da 1.159,00 euro.
Due parole sul chip M1
Si tratta di un processore a 5 nanometri. Se fino ad oggi servivano tanti chip per assemblare il tutto (CPI, memoria, thunderbolt, e altre componenti), adesso è tutto integrato in un unico chip. M1 ha una architettura unificata di memoria, che si traduce in tanta banda e poca latenza.
Si tratta di un chip con 16 miliardi di transistor, tra i primi per performance: 8 core nella cpu per performance e risparmio. In particolare, ne abbiamo 4 con alta efficienza, che usano un decimo della potenza essendo sempre attivi, e 4 per raggiungere la massima potenza. M1 integrata una GPU con 8 core che garantirà ottime prestazioni anche per grafica e gaming.
Apple Silicon, spiega ancora Apple, ha ben altro oltre a CPU e GPU: ci sono tantissime tecnologie, dai controller al Neural Engine con 16 core.
Inoltre, grazie a questo chip i Mac si accenderanno istantaneamente, come su iPhone. Allo stesso modo le app si apriranno senza alcun caricamento, un po’ come accade su iPhone e iPad.
E poi, come già anticipato, il connubio tra chip M1 e macOS Big Sur permetterà di fare girare su macOS le stesse app che sono già disponibili per iPhone, iPod e iPad su App Store. Ovviamente saranno gli sviluppatori a scegliere se rendere disponibili le proprie app anche su macOS, ma per farlo non sarà necessario scrivere altro codice. Fantastico: siamo finalmente arrivati al giorno in cui le app per iPhone possono girare anche su Mac!
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