Nel 2018 Dovremo Registrare Tutti I Droni Oltre I 250 Grammi In Italia

In Italia entro fine anno avremo l’obbligo di registrazione di tutti i droni sopra i 250g e altre novità ENAC. Ecco le prime novità del 2018 per tutti i possessori di droni in Italia

Regolamento Droni Italia 2018

Grandi novità si apprestano ad arrivare in Italia per quanto riguarda la normativa sui droni.

Da tempo sappiamo che nel nostro Paese il regolamento su questi dispositivi ha parecchie lacune e non riesce a differenziare in modo corretto quelli per uso professionale da quelli per uso amatoriale, così come sappiamo bene che ad oggi in Italia chiunque può acquistare un drone senza doverlo registrare e senza nemmeno sapere dove può e dove non può farlo volare.

Ed ecco che si moltiplicano come per magia gli incidenti causati da droni che volano dove non potrebbero, spesso all’insaputa dei possessori, che hanno comprato il dispositivo in centri commerciali come se fossero frigoriferi o televisori, solo molto più delicati e pericolosi da maneggiare.

E nello stesso tempo aumentano a dismisura multe e denunce a “poveri” piloti che hanno commesso il gravissimo errore di fare alzare il proprio drone da 350 grammi in zone dove non avrebbero potuto.

Certo, i piloti di droni sono sempre responsabili delle proprie azioni e prima di fare decollare il dispositivo devono accertarsi di non essere in zone vietate, di non sorvolare persone, di non violare la privacy di nessuno e soprattutto di saper guidare il drone. Ma ad oggi in Italia è troppo facile acquistare un prodotto di questo tipo e, né nella confezione né al momento dell’acquisto, l’acquirente viene informato sulle procedure che deve seguire per fare volare il drone in sicurezza o nel rispetto della legislazione. La legge non ammette ignoranza, verissimo, ma se ci fossero indicazioni più chiare da questo punto di vista, magari in punto vendita o nella confezione del prodotto, si eviterebbero tantissimi problemi.

Il problema, almeno al momento attuale, è che come spesso accade a livello legislativo, in Italia c’è una gran confusione sul regolamento e sulla normativa per i droni, almeno al momento attuale.

Fortunatamente le cose cambieranno nel corso del 2018 e andranno sempre meglio fino al 2020, quando l’Italia sarà obbligata a recepire il Regolamento Europeo sui Droni.

Nel frattempo, comunque, ENAC (l’ente che regola tutti i dispositivi che “volano” in Italia, compresi i droni, ma anche gli aerei, elicotteri e tutti gli altri) è intenzionata ad adeguarsi da subito su alcuni punti del Regolamento Europeo sui Droni, e le cose probabilmente cambieranno in meglio per gli utenti italiani.

Analizziamo dunque nel dettaglio le ultime informazioni trapelate sul web riguardanti il regolamento per i droni che potrebbe entrare in vigore nel corso del 2018.

E’ importante notare che tutto quello riportato di seguito NON è ancora ufficiale, ma semplicemente si tratta di proposte in corso di valutazione, che potrebbero essere modificate nel corso dei prossimi mesi.

Nella giornata di ieri ASSORPAS, l’Associazione Italiana per i Light RPAS, (i droni ad uso professionale) ha pubblicato le risultanze emerse dall’incontro con ENAC a cui ha partecipato per “un confronto tecnico su tematiche inerenti il futuro del settore che verranno dettagliate dall’Ente durante i prossimi incontri pubblici.”

Basandoci sul testo della lettera informativa che il presidente Nicola Nizzoli ha inviato ai propri soci, ecco quelle che dovrebbero essere le novità del 2018 per quanto riguarda il regolamento sui droni in Italia. 

BVLOS – Procedure e cambiamenti

Saranno a breve messi a disposizione i report relativi le attività di BVLOS eseguite dal 2016 ad oggi. Al fine di creare una Linea Guida sul BVLOS l’Ente invita a verificare l’esistenza di operatori con clienti con esigenze di volo BVLOS interessati a richiedere all’Ente l’autorizzazione alla sperimentazione. Per poter accedere agevolmente allo sviluppo delle operazioni BVLOS, è necessario che sia attivato il sistema U.T.M. (Unmanned Traffic Management) ed arrivare all’automazione del sistema di gestione. Per rendere operativo tale processo sarà necessario raggruppare i sistemi di gestione dati sotto un unico portale, D-Flight (www.d-flight.it). Il sito verrà gestito da ENAV per conto di entrambe le società (ENAC – ENAV ) e diventerà il portale ufficiale del mondo SAPR.
Il “nuovo portale” che sta per terminare il periodo di fruizione gratuita, dal 01.03.2018 avrà al suo interno una sezione del sito www.enac.gov.it dedicata agli APR.
Inoltre da maggio 2018 prenderà avvio la tariffazione “Basic 1.0” e saranno attivi i seguenti servizi si base statica: Autenticazione, Registrazione, Fornitura QR CodeInformative specificheConsultazione MappeConsultazione ed Emissione di “U-TAM”(NOTAM relativi operazioni con UAV con procedure dedicate). È previsto che da settembre 2018 saranno fruibili i servizi “Basic 2.0” su base dinamica: tracking, e-identification, verifica geofencing attivo.
Infine per la fine del 2018 inizio 2019 è prevista l’entrata in vigore della Registrazione Universale per tutti i droni di peso maggiore di 250 gr.

Modifiche regolamentari e follow up

Come noto è verosimile che per il 2020 entrerà in vigore il Regolamento Europeo e quindi si renderà necessaria una revisione del Regolamento Nazionale per favorirne una transizione morbida ma coerente.

Sarebbe quindi nelle intenzioni iniziali dell’Ente predisporre adeguamenti da subito, sulle seguenti argomentazioni:

  • Aeronavigabilità, allineamento con le terminologie ICAO/EASA
  • Registrazione di tutti DRONI superiori ai 250 grammi
  • Standardizzazione delle operazioni notturne
  • Allineamento procedure per effettuazione di operazioni critiche (declaration) e relativi scenari standard (open & specific)
  • Spazio Aereo, criteri migliorativi per l’utilizzo ATZ e CTR1, delle estensioni Asse Pista, e semplificazione delle procedure per richieste U-TAM (UAV-NOTAM)

La novità più importante, come è evidente, è che in Italia dovremo registrare tutti i droni superiori ai 250 grammi. Tutti i possessori dello Spark “alleggerito”, dunque, hanno buttato soldi visto che questo drone supera comunque la soglia minima dei 250 grammi imposta dal Regolamento Europeo e quindi anche da quello italiano.

Certo, fino a quando il nuovo regolamento EU non sarà operativo in Italia tutti i possessori di Spark potranno continuare a farlo volare “liberamente”, ma da quel momento le cose cambieranno e magari nel frattempo DJI avrà prodotto una nuova versione dello Spark che pesa 249 grammi, giusto per farlo rientrare tra i droni che possono volare senza registrazione.

Il mondo dei droni, come è facile notare, è in continua evoluzione e nel giro di 1-2 anni sono sicuro che le cose cambieranno radicalmente, speriamo in meglio per tutti gli utenti appassionati di questo settore.

Per oggi è tutto. Continua a seguirci per ulteriori novità!

Fonte


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