Come si sviluppa un'app da smartphone?
Dalla scelta del business model alla programmazione: scopri le 3 fasi chiave per sviluppare un’app mobile per Android e iOS.
Ad oggi la maggior parte delle persone si affida alle applicazioni da cellulare piuttosto che ai programmi da PC per una gran quantità di attività quotidiane, a partire dallo svago fino ad arrivare alla gestione delle finanze, passando poi per lavoro, sport, studio e mobilità. Ma come si sviluppa un'applicazione? Che si parli delle app dei casinò in rete piuttosto che di quelle dell'home banking o di fitness, il processo di sviluppo sarà più o meno il medesimo per tutte. Andiamo a scoprire insieme, quindi, quali sono le fasi principali che caratterizzano proprio lo sviluppo di un'app.
Scelta del modello di business
La prima fase a caratterizzare lo sviluppo di un'applicazione mobile è quella che ha a che vedere con la scelta e la definizione di un modello di business, il quale si rivelerà essere necessario per stabilire la sostenibilità e le entrate dell'app. Per scegliere il giusto modello di business si parte dalla definizione chiara di quella che è l'idea e di quelli che sono gli obiettivi, per poi concentrarsi sulla ricerca di mercato e sull'analisi competitiva.
Esistono quindi vari modelli di business e degli esempi differenti in questo senso sono piattaforme ed app come Netflix, Candy Crush, Spotify e Booking.com. Mentre Netflix si presenta come un'applicazione di streaming video con abbonamento mensile, Candy Crush, ad esempio, si differenzia da quest'ultima per essere un gioco gratuito dotato di acquisti in-app per potenziamenti, vite e molto altro ancora. Spotify e Booking.com, invece, si presentano rispettivamente come un app di streaming musicale con versione gratuita dotata di pubblicità e versione premium a pagamento e come un'app di prenotazione di alloggi con tanto di commissioni sulle prenotazioni stesse.
Creazione dell'interfaccia utente
Una fase importantissima dello sviluppo di un'applicazione è senza ombra di dubbio la creazione dell'interfaccia utente. Quest'ultima, infatti, rappresenta quasi tutto ciò che ha a che fare con le interazioni degli utenti con l'app. Per questo motivo è importante che si presenti come facile, intuitiva e con un design accattivante. In questa fase si parte dalla progettazione del concept e dei wireframe per poi passare alla progettazione visiva, che include colori, icone, tipografie ed immagini che risultino essere in grado di riflettere il marchio. Dopodiché, creando una versione interattiva dell'app, si passa alla prototipazione, concludendo poi con la trasformazione dei prototipi stessi in codice e con i test e l'ottimizzazione.
Scelta del linguaggio di programmazione
La terza ed ultima fase di cui vi parliamo oggi è quella legata alla scelta del linguaggio di programmazione, il quale si suddivide in nativo e multipiattaforma. La scelta dipende da vari elementi, ma quel che è certo, e questo lo sa bene un programmatore informatico, è che entrambi presentano differenti vantaggi e svantaggi. Per quanto concerne il linguaggio nativo, ad esempio, possiamo affermare che tra i pro di quest'ultimo rientrano il pieno accesso alle funzionalità del dispositivo, le massime prestazioni e l'ottimizzazione per la specifica piattaforma. Tra gli svantaggi troviamo lo sviluppo separato per Android (Java/Kotlin) e per iOS (Swift/Objective-C), i costi potenzialmente più onerosi e la richiesta di determinate competenze per ogni piattaforma. Lo sviluppo con un linguaggio multipiattaforma, invece, ha di buono che esiste un solo codice valido per più piattaforme, che ha dei costi più contenuti e che ha dei tempi di sviluppo decisamente più veloci rispetto al linguaggio nativo. Tra i contro, tuttavia, troviamo un accesso limitato alle funzionalità del dispositivo, una dipendenza dal framework e dei potenziali compromessi nelle prestazioni.
Ci sono differenze nello sviluppo di app per sistemi operativi diversi?
Le differenze nello sviluppo di app per sistemi operativi diversi esistono e riguardano il linguaggio di programmazione, la creazione dell'interfaccia utente e le funzionalità del sistema operativo. Per quanto concerne i linguaggi di programmazione, infatti, Android utilizza in particolar modo Java e Kotlin, mentre iOS adopera principalmente Swift e Objective-C. Nella creazione dell'interfaccia utente Android adotta un approccio maggiormente personalizzabile, mentre iOS segue i paletti di un design più standardizzato. Dal punto di vista delle funzionalità, invece, ogni sistema operativo ne offre varie che vanno ovviamente ad influenzare l'utilizzo dell'app, come ad esempio Android che, a differenza di iOS, presenta il pulsante "Indietro". Infine, giungendo al test dell'applicazione, c'è da sottolineare che le differenze hardware e software tra i dispositivi Android possono rendere molto più complessa la fase di test per Android rispetto ad iOS.
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