Facebook Come Cancellarsi Dopo Lo Scandalo Cambridge Analytica

Vuoi eliminare il tuo account Facebook per proteggere la tua privacy? Ecco il modo più semplice e veloce! Cancella ed elimina subito il tuo account Facebook per impedire al social network di spiarti e di rivendere i tuoi dati personali ad altre società

Facebook Come Cancellarsi In Pochi Passi

Nuovo giorno, nuova guida dedicata a Facebook, il social network che in questi giorni è finito su tutti i giornali ed i telegiornali a seguito dello scandalo Cambridge Analytica. 

Se per qualche motivo ti fossi perso le notizie degli ultimi giorni che hanno riguardato Facebook e hanno comportato il crollo del valore del titolo in borsa, cerco di rinfrescarti brevemente la memoria.

Se invece sai già tutto e vuoi andare dritto al sodo per cancellare o eliminare il tuo account Facebook, salta giù di qualche paragrafo.

Facebook e lo scandalo Cambridge Analytica: cosa è successo?

Senza entrare troppo nel dettaglio, devi sapere che la società britannica di analisi dei dati Cambridge Analytica è al centro delle polemiche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dopo che due giornali hanno riferito che la società ha trafugato dati personali sugli utenti di Facebook a partire dal 2014.

L’attività di Cambridge Analytica consiste nel fornire ricerche sui consumatori e realizzare pubblicità mirata e altri servizi relativi ai dati a clienti, sia in ambito politico che aziendale. Il punto di forza della società sarebbe rappresentato dalla sua capacità di profilare psicologicamente consumatori ed elettori: una “salsa segreta” per influenzarli in modo più efficace di quanto potrebbe fare la pubblicità tradizionale.

Niente di strano a prima vista, non fosse che, secondo quanto riferito dal News York Times e da The Observer, a partire dal 2014 Cambridge Analytica ha ottenuto dati su 50 milioni di utenti di Facebook con mezzi che, secondo le fonti di stampa, hanno ingannato sia gli utenti che Facebook.

I dati sono stati raccolti tramite un’applicazione sviluppata da un accademico britannico (“This Is Your Digital Life”, uno di quegli stupidi sondaggini che andavano di moda a quell’epoca e che già allora si sconsigliava di usare), Aleksandr Kogan. Circa 270mila persone hanno scaricato l’applicazione e hanno effettuato il login con le loro credenziali di Facebook, secondo Facebook. L’applicazione ha raccolto i loro dati e quelli dei loro amici per poi trasmetterli a Cambridge Analytica. 

Fin qui non ci sarebbe niente di particolarmente nuovo o sconvolgente: sappiamo già che tantissime app si collegano a Facebook per raccogliere i nostri dati, rivenderli o sfruttarli come preferiscono. Del resto è per questo motivo che Facebook è gratis: forniamo i nostri dati personali al social network in cambio di stupidi giochini, test sull’amicizia e video divertenti (pensa come ci siamo ridotti..). Ma non è questo il punto di questo articolo.

Il problema è che dalle prime indagini su questa società è emerso che Cambridge Analytica è finanziata da persone vicine alla destra statunitense, ha avuto come vicepresidente Steve Bannon (ex consigliere personale di Donald Trump ed ex capo del sito di notizie “alternativo” di destra Breitbart News) ed è sospettata di avere avuto contatti con la Russia, a sua volta accusata di avere interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016.

Adesso capisci la gravità della situazione?

Non si tratta di semplice analisi di dati personali degli utenti, ma di operazioni che potrebbero avere influenzato le elezioni politiche americane e non solo! 

Non è ancora chiaro quale sia stato esattamente il ruolo di Cambridge Analytica nella campagna elettorale di Trump, né in quella che ha poi portato alla Brexit nel Regno Unito, ma sappiamo che la società qualche anno fa ottenne da uno sviluppatore informazioni sui profili di circa 50 milioni di iscritti a Facebook. 

Come anticipato, queste informazioni erano state raccolte dallo sviluppatore con una semplice app che aderiva alle regole di Facebook, che però vietano di diffondere i dati ottenuti a società terze. Cambridge Analytica si autodenunciò a Facebook, che chiese la distruzione di quei dati, ma non sappiamo se ciò avvenne. Da allora Facebook ha cambiato le regole sulla raccolta dei dati (propri e delle reti di amici), ma ha comunque sospeso Cambridge Analytica solo quando ha scoperto che Guardian e New York Times stavano per pubblicare i loro articoli.

Come è evidente, buona parte delle cose di cui si parla in questi giorni erano note da anni ed erano state raccontate sui giornali, ma nessuno si è mai attivato per risolvere il problema, almeno fino a quando è scoppiato negli scorsi giorni e ha fatto un boato così grande da stimolare reazioni da parte della politica e della magistratura, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito. 

Al momento sul caso Cambridge Analytica stanno lavorando i procuratori generali degli stati di New York e del Massachusetts, la Federal Trade Commission (FTC), l’agenzia federale che si occupa di regolamentare le telecomunicazioni negli Stati Uniti, il parlamento britannico, il Congresso degli Stati Uniti, l’Information Commissioner’s Office (l’organismo di controllo indipendente che nel Regno Unito si occupa della protezione dei dati dei cittadini), l’Unione Europea e tanti altri organi nazionali, senza dimenticare le varie class action che negli USA sono partite contro Facebook.

Insomma, per il social network si prospettano tempi duri, anche se ho paura che come sempre la tempesta passi presto, con l’arrivo di qualche altra grande notizia che distoglierà l’attenzione dei media. Questo non esclude comunque che saranno poi prodotte nuove leggi e regolamenti che in futuro obbligheranno Facebook a rivedere pesantemente le sue regole sulla privacy.

Nel frattempo comunque Zuckerberg ammette di essere responsabile di quanto successo, ma non si scusa per quanto accaduto. Per evitare che situazione come quella di questi giorni si possano ripetere, Zuckerberg annuncia che verrà rimosso l’accesso degli sviluppatori ai dati degli utenti se questi non sono stati utilizzati negli ultimi tre mesi. Ma dimentica di scusarsi con gli utenti del social network.

Staremo a vedere come evolveranno le cose per Facebook nei prossimi mesi, nel caso in cui si trovasse un diretto legame tra le attività di Cambridge Analytica e i tentativi della Russia di interferire nelle elezioni statunitensi.

Il mio pensiero in breve

Tutti i social network raccolgono dati personali: lo fa Facebook, lo fa Google, lo fanno tanti altri. E’ il prezzo che si paga per avere servizi gratis.

Il punto è che nessuno si avvicina alla quantità e qualità di dati raccolti da Facebook, che tra l’altro controlla anche la più grande app di messaggistica del mondo (WhatsApp + Messenger).

Come se tutto questo non bastasse, Facebook ha il potere di gestire le news, “accendere e spegnere” pagine e informazioni che potrebbero influenzare le idee politiche degli utenti e tanto altro ancora. E proprio questo sembra che sia accaduto con le elezioni di Trump nel 2016 e forse anche in altri eventi simili. Anche le elezioni italiane saranno state influenzate da Facebook? Non si può escludere!

La cosa grave, però, è che i dati per fare tutto questo a Facebook li abbiamo forniti stupidamente noi. Nessuno ci ha spiato, nessuno ci ha obbligato, siamo stati noi, con le nostre foto, i nostri album, i giochini, i sondaggi e tutte le altre cavolate che circolano per il social network.

Certo, Facebook non ha protetto in alcun modo questi dati, ma non ne aveva l’interesse: noi non paghiamo niente per usare Facebook, mentre aziende come Cambridge Analytica hanno riempito le casse del social network per ottenere questi dati.

Per Facebook noi siamo semplicemente carne da macello, da usare e sfruttare nel modo che permetta all’azienda di massimizzare le entrate. E proprio questo è stato fatto. La colpa non è tanto di Facebook, quanto degli utenti, che hanno ceduto liberamente informazioni private a Facebook e alle società ad essa collegate.

Tutto questo si sapeva da anni, si sapeva da sempre, ecco perché gli esperti di sicurezza da anni dicono di stare lontano da Facebook, WhatsApp e tutti gli altri strumenti di proprietà di Mark. Ma gli utenti hanno ignorato queste voci, erano troppo impegnati a guardare i video dei gattini e a giocare a Candy Crush e stupidate varie, mentre la loro mente veniva manipolata.

Il problema, in tutto questo, non è tanto Facebook, ma gli utenti, che in realtà sono utonti, scemi, ignoranti e inconsapevoli del danno che hanno fatto e fanno ogni giorno continuando a cedere gratuitamente e liberamente i propri dati personali a Facebook e simili.

Quando capiremo che la nostra privacy va PRIMA di tutto il resto?

Adesso che abbiamo fatto chiarezza su quanto accaduto negli ultimi giorni a Facebook, vediamo come cancellare definitivamente il tuo account dal social network per evitare che qualcuno ti spii e sfrutti i tuoi dati personali per guadagnare o fare cose ancora peggiori.

Facebook Come Cancellarsi: guida completa rapida

Come cancellarsi da Facebook definitivamente dal cellulare? Te lo spiego di seguito!

Hai deciso di cancellare ed eliminare il tuo account Facebook? Ottima scelta, lo consiglia anche il cofondatore di WhatsApp Brian Acton (che ha venduto la sua società a Zuckerberg per 19 miliardi nel 2014).

Eliminare o cancellare il tuo account Facebook è piuttosto semplice e veloce (fortunatamente). Ecco come procedere.

Ti segnalo che puoi eseguire l’operazione direttamente dal tuo smartphone Android, anche se ti servirà un computer se prima vuoi salvare tutti i tuoi dati.

Esistono due possibilità se hai deciso di abbandonare Facebook:

  • disattivare l’account
  • cancellarlo completamente

Disattivare l’account Facebook – Cancellarsi da Facebook temporaneamente 2018

Vuoi sapere come cancellarsi da Facebook e riscriversi? Trovi di seguito quello che ti serve. Questa è la guida per eliminarsi da Facebook per e poi tornare. 

Nel primo caso non potrai visualizzare i post dei tuoi amici e non potrai più postare niente, ma l’account sarà solo “sospeso” e non cancellato per sempre. Verrà messo in stand-by e potrai riattivarlo in un secondo momento, In questo caso NON perderai i tuoi dati, le tue foto e altro ancora, resterà tutto nei server di Facebook.

Se opti per questa soluzione più “leggera”, ti basterà aprire Facebook da smartpohone (Android e iOS), accedere alle Impostazioni Account dal menu overflow in alto a destra, accedere alla sezione Generali e Gestisci account. 

Da qui dovrai selezionare la voce Account-Disattiva e inserire la password come ulteriore forma di sicurezza.

Facebook ti ricorderà che non potrai più accedere ai post di amici e parenti oltre a proporti un questionario sui motivi che ti hanno portato alla decisione. D

Dopo aver confermato il tutto, potrai procedere alla disattivazione dell’account.

Come anticipato, se cambierai idea potrai riattivare l’account semplicemente effettuando nuovamente l’accesso a Facebook con i tuoi dati.

Cancellarsi da Facebook definitivamente 2018

Questa è la guida per eliminarsi da Facebook per sempre. 

Questa seconda soluzione è più pesante e definitiva rispetto alla prima: una volta cancellato l’account Facebook, non potrai più riattivarlo e perderai tutto quello che era al suo interno. Addio alle foto, ai video, agli amici, ai messaggi privati e tutto il resto. Tutto quello che hai fatto su Facebook sarà perso per sempre (se non lo scarichi prima di procedere).

Se vuoi cancellare permanentemente il tuo account Facebook, insieme ai tuoi dati, devi aprire questa pagina sul tuo browser preferito, effettuare il login e seguire la procedura  guidata.

Ricordati che potrebbero volerci fino a 90 giorni prima che tutti i tuoi dati vengano cancellati dai server della compagnia, anche se alcuni dati rimarranno comunque, pur se privi di identificatori personali.

Conclusioni

Allora, quale soluzione hai scelto per proteggere il tuo account Facebook?

Hai deciso di cancellare il tuo account Facebook o pensi di continuare a utilizzarlo nonostante tutto? Lo disattiverai per qualche tempo? Oppure non farai nulla e continuerai a giocare agli stupidi giochini di Facebook?

Facci sapere nei commenti cosa farai per proteggere la tua privacy online!


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