Immagina di entrare in un negozio fisico: se ti guardi intorno, vedrai un design accattivante, un ordine ben preciso sugli scaffali e prodotti posizionati in modo “strategico” per facilitare l’acquisto.
Ora, prova a riportare questi principi al tuo sito web. Un sito web, proprio come un negozio fisico, deve vendere dei prodotti, dei servizi o anche solo un concept. Per questo motivo, la progettazione di un sito web orientato alla conversione non è solo questione di estetica, ma anche (e soprattutto) di strategia. Ogni elemento, dal layout alla posizione delle call-to-action, ha un ruolo specifico per il percorso dell’utente e per raggiungere l’obiettivo finale: massimizzare le conversioni.
Ecco quali sono gli elementi indispensabili per creare un sito web orientato alla conversione.
Prima di iniziare: cos’è una conversione e perché è importante?
Anche se sentiamo parlare spesso di conversione associata ad un sito web, c’è ancora molta confusione su cosa sia effettivamente una conversione. Molti pensano che riguardi esclusivamente l’acquisto di un prodotto o servizio, ma in realtà una conversione può essere anche molto altro.
Quando parliamo di conversione, ci riferiamo infatti ad un’azione specifica che un visitatore compie sul sito web. Questa azione può essere, ad esempio, l’acquisto di un prodotto, l’iscrizione a una newsletter, il download di un ebook.
Per semplificare, possiamo dire che ogni volta che un visitatore compie un passo che avevi previsto come obiettivo, si parla di conversione.
Da qui, è facile immaginare perché le conversioni siano così importanti: il tasso di conversione è un indicatore determinante per misurare il successo di una strategia di marketing e della capacità del sito di coinvolgere il pubblico e portarlo a un’azione concreta.
L’ottimizzazione delle conversioni (CRO, Conversion Rate Optimization) aiuta a massimizzare l’efficacia del sito web senza necessariamente aumentare il traffico, concentrandosi invece sull’incremento del valore del traffico esistente. Per questo motivo, migliorare il tasso di conversione si traduce in un impatto diretto sul successo aziendale, aumentando le entrate e il ROI.
Quali obiettivi puoi raggiungere con un sito web ben progettato?
La progettazione di un sito web deve tener conto di diversi fattori, tutti orientati verso un obiettivo principale: costruire un’esperienza che porti gli utenti a compiere azioni specifiche.
Ogni elemento che sceglierai di introdurre nel tuo sito deve essere pensato per massimizzare le conversioni e raggiungere gli obiettivi aziendali. Concentrandoti sulla fase di progettazione, sarà più semplice lavorare per raggiungere obiettivi come:
- Aumento delle vendite: un design che guida l’utente verso l’acquisto, con call to action ponderate e non invasive, può aiutarti ad aumentare le vendite;
- Miglioramento del coinvolgimento degli utenti: una buona UX incoraggia gli utenti a interagire con il sito, aumentando il tempo di permanenza e diminuendo la probabilità di un alto tasso di abbandono;
- Raccolta di contatti qualificati: grazie alla presenza dei form, potrai raccogliere i contatti di potenziali clienti da inserire nel tuo flusso di nurturing;
- Riduzione del tasso di rimbalzo: concentrandoti sul design, sui contenuti e su tempi di caricamento veloci, riuscirai a mantenere più facilmente gli utenti sul sito, riducendo la probabilità che abbandonino la pagina.
Se vuoi saperne di più sulla realizzazione di un sito che rispetta tutti questi principi, clicca qui.
Analisi del pubblico e obiettivi aziendali
Per progettare un sito web orientato alla conversione, la prima domanda a cui dovresti rispondere è: di cosa ha bisogno un potenziale cliente per compiere l’azione che è funzionale ai miei obiettivi aziendali?
Questo perché, a prescindere dalle best practices, i siti web nascono per le persone e devono essere pensati per accompagnarli all’interno del percorso d’acquisto, rendendolo quanto più fluido possibile. Per fare questo, è fondamentale conoscere perfettamente il tuo cliente ideale.
Creare profili di clientela (buyer personas)
Abbiamo detto che per progettare un sito adatto alla conversione, devi conoscere perfettamente il tuo cliente ideale. Qui entra in gioco il concetto di buyer personas.
Le buyer personas sono dei veri e propri “identikit” del tuo cliente ideale, costruiti basandosi su dati reali raccolti attraverso sondaggi, analisi dei dati e feedback dei clienti. I profili buyer personas devono indicare informazioni demografiche, abitudini d’acquisto, motivazioni e possibili ostacoli affrontati dagli utenti.
Sapendo con esattezza a chi ti rivolgi, sarà più facile per te pensare ad un sito che risponda alle aspettative di quei potenziali clienti.
Come allineare il sito web agli obiettivi di conversione
Una volta identificate le buyer personas, dovrai allineare la progettazione del sito agli obiettivi di conversione aziendali. Il tuo sito sito deve guidare l’utente attraverso un percorso definito, dal primo contatto alla conversione.
Un funnel di vendita all’interno di un sito può essere pensato in diversi modi, in relazione al tuo processo di vendita e agli obiettivi che hai. In molti casi, un funnel inizia con una home page che comunica il valore dell’offerta, prosegue con pagine prodotto dettagliate e finisce con una call-to-action chiara, che chiede all’utente di fare qualcosa di specifico (acquistare, lasciare i dati o altro).
In questo frangente, sono utilissime le tecniche di ottimizzazione delle conversioni, come l’A/B testing per diverse versioni delle pagine, che ti aiuteranno a individuare quale struttura o contenuto funziona meglio per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali.
Quali sono gli elementi di una User Experience (UX) efficace?
Non possiamo parlare di conversioni senza parlare di User Experience (UX). L’esperienza utente su un sito web è tutto ciò che un potenziale cliente percepisce dal momento in cui atterra sulla homepage fino a quando completa un’azione, come un acquisto o una richiesta di informazioni.
L’obiettivo di una UX è quella di rendere quanto più possibile fluido tutto questo percorso. Per farlo, ci sono tre pilastri fondamentali da considerare:
- Navigazione semplice e intuitiva
- Accessibilità
- Una fase di test
Vediamo come si traduce tutto questo nel dettaglio.
Semplicità e intuitività nella navigazione
Una buona UX si basa sulla semplicità. In questo caso, il motto da seguire è less is more: meno è meglio per mantenere l’attenzione dell’utente e guidarlo facilmente verso gli obiettivi del sito. Attenzione però: semplice non vuol dire necessariamente facile da realizzare.
Rendere un UX intuitiva può essere molto complesso, perché lo “sforzo” principale che dovrai fare è metterti nei panni di chi si trova sul sito. Quando un visitatore non deve fare sforzi per trovare ciò che cerca, è più probabile che rimanga sul sito e compia le azioni che desideri.
Il consiglio è di concentrarti su tre elementi:
- La chiarezza è tutto. Ogni elemento del tuo sito dovrebbe essere pensato per semplificare il percorso dell’utente. Ad esempio, puoi sempificare la struttura del menu, inserire dei breadcrumb, prevedere una barra di ricerca visibile;
- Concentrati sull’essenziale. Un design troppo carico di elementi visivi o informazioni può distrarre le persone. Opta per un layout pulito: sì agli spazi bianchi per lasciare una buona leggibilità e ai pulsanti call-to-action (CTA) più evidenti, con un contrasto cromatico che li renda facilmente individuabili;
- Ottimizza le performance. La semplicità deve riflettersi anche nella velocità del sito. Ogni secondo in più di attesa può costarti conversioni (e, quindi, potenziali clienti).
Accessibilità e velocità del sito
Un sito accessibile e veloce è la base di un’esperienza utente positiva. Il tuo focus, in questo caso, è su due elementi principali:
- Il design. Un design responsive serve per fare in modo che il tuo sito si adatti perfettamente a qualsiasi dispositivo utilizzato dagli utenti, che si tratti di uno smartphone, un tablet o un computer desktop. Considera che, secondo le statistiche, il 60% del traffico web globale generato proviene da dispositivi mobili. Non ottimizzare il sito per il mobile, quindi, rischia di farti perdere tante opportunità;
- La sicurezza. Un sito sicuro e affidabile è altrettanto importante per offrire una buona UX e guadagnare la fiducia degli utenti. Quando un utente percepisce che i suoi dati sono protetti, è più incline a rimanere sul sito e completare conversioni, come un acquisto o una registrazione.
La rilevanza dei test A/B per la UX
I test A/B sono uno strumento potente per migliorare la UX e ottimizzare il tasso di conversione. Come suggerisce il nome stesso, il test A/B è un test comparativo che mette a confronto due versioni di una stessa pagina web o elemento (ad esempio, un titolo, un’immagine o una call-to-action) per capire quale performa meglio.
Se vuoi affinare l’UX del tuo sito, fare dei test è sicuramente la via più rapida per sondare la risposta dei tuoi clienti:
- Identifica ciò che funziona: scopri quale design o contenuto coinvolge maggiormente gli utenti;
- Evita le ipotesi: prendi decisioni basate su dati concreti (ovvero, la risposta degli utenti) e non su tue idee o intuizioni;
- Adattati alle preferenze degli utenti: implementa le modifiche che migliorano realmente la loro esperienza.
Ad esempio, puoi testare due versioni di un tasto CTA: una con il testo “Scopri di più” e l’altra con “Acquista ora”. I risultati del test ti indicheranno quale delle due opzioni guida più conversioni.
L’impatto della velocità e del design mobile-friendly sulle conversioni
Abbiamo detto che, oggi, il traffico sul web è sempre più mobile-first. Questo però porta con sé una serie di aspettative da parte dei tuoi clienti: basta un ritardo di pochi secondi nel caricamento di una pagina per perdere un potenziale acquirente.
Secondo uno studio di Google, un aumento di 1 secondo nel tempo di caricamento può ridurre le conversioni fino al 20%. Ecco perché un sito lento influisce negativamente sia sull’esperienza dell’utente, sia sulle tue possibilità di portare un cliente a compiere un’azione.
C’è di più: considera anche Google utilizza la velocità come fattore di ranking, quindi un sito lento rischia di perdere visibilità e, di conseguenza, conversioni.
Il tema, come puoi immaginare, è molto ampio, ma ecco qualche consiglio su come ottimizzare la velocità di un sito:
- Ottimizza le immagini: utilizza formati compressi come WebP per diminuire il peso delle immagini e velocizzare il caricamento;
- Minimizza il codice: riduci al minimo i file CSS, JavaScript e HTML per velocizzare il caricamento delle pagine;
- Sfrutta la cache del browser: permetti agli utenti di caricare più velocemente i contenuti già visitati;
- Passa a un hosting performante: un server veloce può fare la differenza nei tempi di caricamento.
Come misurare e migliorare continuamente il tasso di conversione
In ultimo, ma non per importanza, parliamo di metriche. Misurare e ottimizzare il tasso di conversione (CRO, Conversion Rate Optimization) è fondamentale per capire se il tuo sito sta davvero portando i risultati sperati.
Il primo passo per migliorare è capire da dove parti. Calcolare il tasso di conversione è semplice e puoi farlo applicando questa formula:
Tasso di Conversione (%)=(Conversioni Totali/Visitatori Totali)×100
Facciamo un esempio concreto: se il tuo sito ha 10.000 visitatori al mese e genera 200 conversioni, il tasso sarà:
Tasso di Conversione (%)= (200 / 10.000) x 100 = 2%
Ciò vuol dire che il tuo tasso di conversione è del 2%.
Oltre al tasso di conversione, il consiglio è di tenere sotto controllo anche altri KPI per avere una visione completa. Per citarne alcuni:
- Bounce Rate: la percentuale di utenti che abbandonano il sito dopo aver visualizzato una sola pagina;
- Tempo Medio sulla Pagina: indica l’interesse degli utenti verso i tuoi contenuti;
- Tasso di Click sulle CTA (Click-Through Rate, CTR): misura quanto le Call to Action sono efficaci;
- Costo per Conversione (CPC): utile per valutare la redditività delle campagne pubblicitarie.
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