Google sta bloccando gli APK craccati su Android

Google blocca l'installazione di APK craccati su Android

Brutte, bruttissime notizie arrivano per tutti i possessori di smartphone e tablet Android.

A quanto pare, infatti, Google si sta attivando per bloccare la possibilità di installare file APK craccati o modificati su Android, una funzione che, siamo sinceri, è tra le più apprezzate dagli utilizzatori di questo sistema operativo.

Proprio così: se da una parte Apple sta aprendo iOS al sideloading, Google sta cercando di limitare la pirateria su Android bloccando l'installazione di file APK craccati.

Ecco i dettagli di questa importante novità per Android.

Cosa sta succedendo esattamente?

Con il rilascio degli ultimi servizi di Google è stata implementata la Google Play Integrity API, che si occupa di analizzare i file APK sia in fase di installazione che in fase di aggiornamento.

Se l’app appare modificata rispetto alla firma e ai certificati generati dallo sviluppatore stesso, l'installazione viene bloccata.

Ovviamente questo sistema non blocca l'installazione di file APK totalmente integri che sono scaricati da store di terze parti (es il file APK di WhatsApp scaricato dal sito ufficiale e non dal Play Store può essere installato senza problemi).

Lo scopo principale è quello di limitare la pirateria, bloccando l'installazione di app modificate per eliminare la pubblicità o per sbloccare funzioni che andrebbero pagate.

Inoltre, con questa modifica, Google vuole evitare che vengano installate applicazioni su dispositivi per i quali gli sviluppatori non vogliono che siano installate.

Cosa cambia concretamente?

Da oggi chi proverà ad installare un file APK craccato o modificato su Android potrebbe essere avvisato da Google Play che quell’app non può essere installata e deve essere installata dallo store originale.

Nello specifico molti utenti hanno iniziato a vedere il messaggio “Scaricala dal Play Store” mentre cercavano di installare un'applicazione in formato APK scaricata da store non ufficiali, in particolare quando utilizzavano programmi craccati o modificati.

Perché Google sta bloccando l'installazione degli APK craccati e modificati su Android?

Il motivo è semplice: come anticipato, infatti, questa funzione è stata richiesta dai tantissimi sviluppatori che oggi si trovano a fare i conti con perdite di fatturato dovuti ad applicazioni modificate.

In particolare è stato Spotify a chiedere a gran voce queste modifiche a Google, visto che attualmente esiste una versione modificata del programma che permette di fruire del Premium anche a chi non paga.

Con queste modifiche, dunque, presto potremmo non riuscire più ad installare il file APK di Spotify craccato su Android.

Un altro esempio di come potrebbero cambiare le cose? Anche l'installazione dell'app di NOW, esclusiva di alcuni dispositivi ma modificata per funzionare anche su altri dispositivi, presto potrebbe essere bloccata.

Il blocco dell'installazione di APK craccati su Android è già attivo?

Si.

Al momento però l’accesso alla Google Play Integrity API è consentito solo ad alcuni partner di Google selezionati.

Presto, però, probabilmente l'accesso sarà esteso a tutti gli sviluppatori.

Android sta diventando un sistema operativo chiuso?

Come detto in apertura, se da una parte Apple ha aperto iOS al sideloading, Google sembra aver preso la direzione opposta.

Capiamoci: capisco che la pirateria sia un problema ed è giusto combatterla, ma la libertà e l'apertura sono state da sempre il punto di forza di Android.

Adesso Google ha iniziato a bloccare l'installazione degli APK craccati, poi si passerà al blocco di quelli modificati e, infine, può essere che si arrivi al blocco totale della personalizzazione e della libertà di installazione di app, giochi e programmi su Android.

Ripeto: non supporto la pirateria, ma uso Android proprio perché sono libero di installare i file APK che voglio, quelli modificati, quelli personalizzati, quelli diversi da quelli originali. Senza questa libertà sarei già passato ad iOS da un pezzo.

Insomma, la strada che ha intrapreso Google non mi piace affatto, ma sono fiducioso che qualcuno riuscirà a trovare un modo per aggirare questi nuovi blocchi e limitazioni di Google.

Del resto non dimentichiamo che ad oggi è ancora possibile installare YouTube ReVanced su Android, nonostante tutti i tentativi fatti da Google per bloccare questo programma, quindi dubito che Google riesca a bloccare totalmente l'installazione di APK craccati e modificati su Android.

Probabilmente l'installazione in futuro sarà solo più complessa, ma staremo a vedere cosa e come cambierà.

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