I produttori di smartphone chiedono a Microsoft di poter personalizzare Windows Phone 8

I maggiori produttori coinvolti nel progetto Windows Phone chiedono a Microsoft di poter personalizzare i propri device come su Android.

I produttori di smartphone chiedono a Microsoft di personalizzare Windows Phone 8

In questi tempi Microsoft sta lavorando su due importanti fronti di sviluppo: Windows 8 e Windows Phone 8 Apollo. I piani del colosso di Redmond consistono nel creare un vero e proprio ecosistema informatico, dove l’utente può interagire con PC e smartphone senza il bisogno di programmi e tool per inviare o convertire dati e informazioni, il tutto incentrato sulla stessa piattaforma.

Per creare tutto questo Microsoft ha speso tempo e denaro in partnership commerciali importanti, vedi ad esempio quella con Nokia, ma se da un lato Windows 8 può contare su un predecessore di tutto rispetto come Windows 7 dall’altro non è possibile dire lo stesso di Windows Phone.

Lanciato da circa un anno e mezzo, Windows Phone sta maturando già il terzo importante aggiornamento, dopo le versioni Mango e Tango, ma i feedback del mercato non sono incoraggianti tanto quanto il lavoro e sviluppo messo in piedi da Microsoft. Windows Phone possiede solamente il 5% del mercato smartphone negli USA e si trova quindi, in termini di quote mercato e di numero di applicazioni disponibili, a grande distanza dai principali concorrenti, Android di Google e iOS di Apple che detengono rispettivamente il 48% e 30% del mercato statunitense.

Con l’ultimo aggiornamento, Tango, Microsoft vuole contrastare maggiormente l’avanzata di Android, soprattutto sulla fascia medio-bassa dove il sistema di Google ha fatto breccia nei portafogli degli utenti. Windows Phone Tango abbassa le pretese hardware offrendo (circa) le medesime funzionalità ma con prezzi più competitivi, ad esempio agendo sulla quantità di RAM minima disponibile per far girare a pieno il sistema, portata da 512 Mb a solo 256 Mb di RAM.

Dall’altra parte invece, i produttori di smartphone che finora hanno “subito” il gioco-forza di Microsoft, senza poter proferire parola in merito ad aggiornamenti e modifiche al software cercano ora di cambiare le cose, per risollevare le sorti di un sistema mobile che sulla carta funziona alla grande ma nella realtà non ha ancora superato l’ardua prova del mercato.
Produttori come LG, Samsung, HTC chiedono infatti a Microsoft di avere maggiore libertà di modifica al codice sorgente di Windows Phone, così da creare una vera e propria differenza, non solo hardware, negli smartphone offerti al pubblico.

Questo possibile scenario viene visto dai produttori come un avvicinarsi allo standard Google: uno o più smartphone ufficiali all’anno e molti altri modelli che si differenziano in termini hardware e software, ad esempio nelle personalizzazioni grafiche(basti pensare alle varie: Sense di HTC, TouchWiz di Samsung, Motoblur di Motorola ecc.). La personalizzazione grafica potrebbe portare ad un aumento dell’appeal del pubblico, che si troverebbe davanti ad un Windows Phone diverso sia per grafica che per contenuti: le case produttrici non modificherebbero la sola grafica ma la personalizzazione andrebbe ben oltre, con applicazioni e store dedicati come in parte succede già ora, basti pensare ai vari Nokia Drive, HTC Locations e via dicendo.

Altrettanto chiaro è il problema che Microsoft dovrebbe affrontare in questo scenario: l’aumento della frammentazione. La frammentazione è uno dei principali problemi, se non il principale, che affligge Android, il sistema al quale le case prodottrici vorrebbero tanto che Microsoft si ispirasse. Il fatto di creare N versioni del sistema e che queste vengano montate su M hardware differenti, con K personalizzazioni software preoccupa Microsoft, che non vuole ritrovarsi in situazioni in cui dopo nemmeno qualche mese dall’uscita di uno smartphone, chi lo ha costruito decide di non aggiornarlo lasciando a mani vuote l’utente che ha speso soldi!

Finora Microsoft ha sempre avuto e voluto il monopolio degli aggiornamenti e del codice sorgente, come accade ad esempio con iOS di Apple, senza permettere nemmeno ai carrier telefonici di applicare alcun tipo di personalizzazione. Questo ha avuto due conseguenze: da una parte quasi tutti gli smartphone usciti da un anno e mezzo a questa parte sono stati aggiornati all’ultima versione del sistema (cosa che accadrà anche con Tango) dall’altra non essendoci differenze sostanziali tra gli smartphone gli utenti non sono spinti a rinnovare il proprio telefono oppure se lo fanno è per desiderio di passare a qualcosa di nuovo che permetta loro maggiore personalizzazione, quindi ha portato gli utenti a passare a sistemi operativi differenti.

Ora però Microsoft è di fronte ad un bivio: con le prossime release in sviluppo, da Windows 8 a Windows Phone 8, non può più permettersi di restare nella nicchia dei sistemi operativi e deve fare qualcosa per aggredire il mercato. La personalizzazione del sistema potrebbe essere la scelta giusta secondi voi?

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