Rabona Mobile spiega il perché dei disservizi e punta il dito contro Vodafone e AGCOM. Ecco spiegato il motivo di problemi e disservizi di Rabona Mobile nel 2023
Rabona Mobile problemi: ecco cosa devi sapere a Giugno 2023
Dopo settimane di silenzio, finalmente Rabona Mobile ha deciso oggi, 8 giugno 2023, di scrivere una lettera aperta ai propri clienti per spiegare il motivo dei continui problemi e disservizi che ormai da tempo affliggono la propria rete.
Come sicuramente saprai, da Marzo 2023 i clienti di Rabona Mobile hanno problemi ad inviare SMS e, dal mese di Aprile, non riescono nemmeno a navigare su internet.
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Come se tutto questo non bastasse, da ieri i clienti Rabona Mobile non riescono neanche ad effettuare chiamate con la propria SIM.
Un vero e proprio disastro, che finalmente ha spinto l’azienda a parlare per provare a spiegare le motivazioni di tutti questi problemi.
Senza perderci in chiacchiere, dunque, vediamo il comunicato ufficiale di Rabona Mobile relativo ai problemi e disservizi di queste ultime settimane.
Comunicato stampa Rabona Mobile su problemi e disservizi da Marzo 2023
Gentili Clienti, spettabili Associazioni dei Consumatori,
mai avremmo voluto vivere il dramma di questo comunicato e tantomeno farVi patire i disagi degli ultimi due mesi, nei quali, soffrendo e lottando, abbiamo continuato a batterci, anche per Voi, subendo ogni forma di ingiustizia e dileggio.Lo abbiamo fatto in silenzio non per mancanza di rispetto nei Vostri confronti ma per l‘enorme fiducia che avevamo e continuiamo ad avere nelle istituzioni.
A denti stretti, abbiamo rispettato la consegna del silenzio anche di fronte a una trasmissione televisiva che ci ha dipinto come omertosi.
Oggi, purtroppo, siamo costretti a prendere atto che affidarsi esclusivamente alle istituzioni e confidare nella buona fede delle controparti, in una trattativa in cui la posta viene alzata minuto dopo minuto, non paga.
Per questo, siamo qui per raccontare e dimostrare a chiunque abbia voglia di ascoltarci la verità.
Siamo colpevoli di essere una piccola azienda che è cresciuta senza patrocinio, formata da persone che pretendono di difendere i propri diritti e quelli dei loro clienti.
Purtroppo, non tutti tollerano questo modo di operare: quando abbiamo rivendicato l’adempimento di un contratto, in esecuzione del quale avevamo già pagato 18 milioni di euro, condizioni tecniche migliori per i nostri clienti e rispetto delle norme regolamentari, Vodafone ha minacciato – come è solita fare – il distacco.
Avendo informato l’Autorità dell’indebita pressione, ci siamo illusi che Vodafone e il suo braccio operativo, l’aggregatore Plintron, rispettassero le direttive impartite o che, comunque, l’AGCOM vigilasse sul loro rispetto.
Quando, però, Plintron ha cominciato a mettere in atto il cronoprogramma di distacco unilaterale voluto da Vodafone, mentre questa si adoperava nel trattare le nostre rinunce, abbiamo appreso che qualcuno all’interno dell’Autorità ha avuto informale interazioni con l’aggregatore che, forte del sostegno che afferma di aver ricevuto, ieri ha spento anche la voce dei nostri clienti.
E tanto, nonostante avessimo anche offerto 1.500.000 euro solo per consentire un’uscita ordinata nel rispetto dei diritti acquisiti dai nostri clienti.
Naturalmente, quanto esposto è oggetto di giudizi intrapresi innanzi all’Autorità Giudiziaria.
Tuttavia, riteniamo doveroso rompere il muro del silenzio e, perciò, invitiamo tutti gli utenti e le Associazioni dei Consumatori che si sono interessate della vicenda a contattare la nostra società per confrontarci e, eventualmente, sin da lunedì, visionare la documentazione ostensibile che dimostra che ciò diciamo è la pura verità.
Promettiamo che continueremo a batterci sempre per i nostri clienti, i nostri dealers, la nostra reputazione.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno onorati avendoci scelto!
Vi aspettiamo…per la verità.
Un riassunto del comunicato stampa
Se non vuoi leggere tutto il comunicato stampa, ecco un semplice e veloce riassunto.
Riassumendo quanto scritto nella lettera, pare che Rabona avesse richiesto a Vodafone di adempiere al proprio contratto (per il quale Rabona aveva già pagato 18 milioni di euro) fornendo condizioni tecniche migliori per i propri clienti.
A quanto pare Vodafone avrebbe risposto a Rabona minacciando un distacco del servizio, e Rabona avrebbe di conseguenza comunicato il tutto all’AGCOM.
Nonostante tutto, l’aggregatore Plintron (che si appoggia a rete Vodafone) avrebbe poi dato il via al distacco unilaterale minacciato da Vodafone, distacco che ieri ha colpito anche la possibilità di effettuare chiamate, il tutto, secondo Rabona, con il sostegno dell’AGCOM.
Possibile che nelle prossime ore o nei prossimi giorni arrivino anche le dichiarazioni ufficiali di Vodafone e dell’AGCOM.
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