Recensione TicWatch Atlas: lo smartwatch diventa rugged

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Recensione TicWatch Atlas: ecco la mia e prova completa, soprattutto nel Crossfit. Ha senso comprare TicWatch Pro Atlas? Recensione con PRO e CONTRO

Recensione TicWatch Atlas

Recensione TicWatch Atlas

Dopo oltre 20 giorni di test approfonditi sono finalmente pronto per parlare di TicWatch Atlas, il nuovo smartwatch top di gamma dell’azienda che ho messo a confronto con i miei amati Garmin ForeRunner 965 e Garmin Venu 3, ma soprattutto con il predecessore TicWatch Pro 5 Enduro.

Senza perderci in chiacchiere, entriamo subito nel vivo della Recensione TicWatch Atlas e vediamo se ha senso o meno comprarlo.

RECENSIONE IN BREVE

Fare la recensione di questo smartwatch è semplicissimo, visto che TicWatch Atlas è un TicWatch Pro 5 Enduro con un design rugged.

Estetica a parte (bellissima per me, ma è soggettivo), infatti, non cambia niente rispetto al modello che ho recensito solo poche settimane fa.

VIDEO RECENSIONE

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CONFEZIONE

Iniziamo la Recensione TicWatch Atlas parlando della confezione, che è classica.

Al suo interno troviamo l’orologio, le istruzioni rapide e il caricatore magnetico con USB integrato (lo stesso del precedente modello).

DESIGN E MATERIALI – RECENSIONE TICWATCH ATLAS

Questo è l’unico aspetto che cambia rispetto al modello Pro 5 Enduro.

Il design in questo caso è rugged, decisamente più sportivo e aggressivo sia alla vista che al tatto e, personalmente, mi piace parecchio, oltre a richiamare subito l’attenzione di chi ci sta attorno.

I materiali sono gli stessi, quindi cassa in alluminio 7000 ultra resistente e vetro zaffiro a proteggere lo schermo.

La lunetta attorno allo schermo è in acciaio inossidabile e risulta leggermente sporgente, in modo da proteggere maggiormente il display in caso di urti o graffi.

L’orologio è rotondo, con misure di 52.2 x 47.8 x 12.05 e peso di 47 g. Non risulta né troppo grosso, né troppo pesante, anche se non è adatto a chi ha un polso piccolo.

Il cinturino è in silicone da 24mm con sgancio rapido. Non mi ha dato alcun fastidio e non fa sudare troppo il polso. Molto bello anche nuovo design dall’aspetto più sportivo.

Presenti l’impermeabilità fino a 5ATM e la certificazione militare MIL-STD-810G.

Sul lato sinistro troviamo lo speaker, su quello destro due pulsanti fisici (un pulsante vero e proprio e la rotellina per spostarci nei menù).

Sotto ci sono i sensori per il monitoraggio della salute.

I materiali sono ottimi e l’assemblaggio è al top: abbiamo a che fare con un prodotto ben realizzato e super resistente.

SCHERMO – RECENSIONE TICWATCH ATLAS

Identico al precedente modello e sempre con doppio display.

Il primo è un OLED da 1,43″ e 466*466 pixel. A questo è stato sovrapposto un pannello LCD transflective con retroilluminazione che si attiva in automatico (possiamo personalizzarne il colore).

Come sempre, il pannello OLED appare un pò meno vivido e brillante rispetto ad altri smartwatch. Questa soluzione però garantisce all’orologio un’ottima autonomia, mettendo comunque sempre a nostra disposizione le informazioni fondamentali come orario, data o autonomia, passi e battiti.

Come sul predecessore, anche qui possiamo vedere app di terze parti sul display transflective, sempre perfettamente visibile sotto alla luce diretta del sole.

Con la rotellina laterale possiamo scorrere i quadranti del display e visualizzare altre informazioni come calorie bruciate, ossigenazione del sangue e altro ancora.

Durante l’attività fisica la retroilluminazione cambia colore in base alla zona cardiaca.

Il sensore di luminosità automatico funziona molto bene. Molto precisa anche l’accensione automatica dello schermo alla rotazione del polso.

È presente anche la modalità Always-On sullo schermo OLED, ma su questo smartwatch non ha senso.

HARDWARE – RECENSIONE TICWATCH ATLAS

Proseguiamo con la recensione TicWatch Atlas analizzando l’hardware, che è identico al predecessore.

Troviamo il chip Snapdragon W5+ di Qualcomm specifico per smartwatch, con 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna.

Presenti anche il chip NFC per i pagamenti, microfono, speakerGPS. Non mancano la bussola, l’altimetro, l’accelerometro, il sensore di battito cardiaco e di ossigenazione del sangue.

Ci sono anche WiFi e Bluetooth, ma manca la possibilità di usare eSIM.

La vibrazione è abbastanza potente e precisa: mi piace e ci permette di sentire bene le notifiche al polso.

BATTERIA E AUTONOMIA – RECENSIONE TICWATCH ATLAS

Rimane da 628 mAh ed è ancora una delle migliori quando parliamo di Wear OS.

Attenzione: so bene che ci sono altri smartwatch Huawei e Amazfit che arrivano a 10-14 giorni di autonomia, ma non montano Wear OS, che è la principale causa del consumo di batteria, quindi non ha senso fare un confronto diretto con sistemi operativi differenti.

Parlando di autonomia, in generale si arriva sempre almeno a 3-4 giorni di utilizzo con tutte le misurazioni e le notifiche attive e 1 ora di sport al giorno.

Per prolungare ulteriormente l’autonomia (fino a 45 giorni) possiamo attivare la Essential Mode: vengono disattivati i pulsanti laterali, viene usato solo lo schermo in bianco e nero, le notifiche non vengono mostrate e anche l’uso dei sensori viene ridotto al minimo.

In questo caso l’autonomia diventa infinita, ma si perdono tutte le funzioni “smart”.

La Essential Mode si attiva automaticamente di notte per risparmiare batteria.

Presente la ricarica rapida: in 30 minuti otteniamo 2 giorni di autonomia.

Per ricaricare lo smartwatch dobbiamo sempre usare il cavo proprietario, purtroppo è assente la ricarica wireless.

SISTEMA OPERATIVO E INTERFACCIA

Continuiamo la Recensione TicWatch Atlas parlando del software.

Il sistema operativo è stato aggiornato a Wear OS 4, ma siamo ancora indietro considerando che è già disponibile Wear OS 5.

L’orologio è compatibile solo con Android, non con iPhone (ma chi ha un iPhone compra Apple Watch).

Wear OS può accedere al Play Store per scaricare migliaia di applicazioni di terze parti. Oltre alle app pre-installate, dunque, possiamo scaricare tutte quelle che vogliamo come Spotify, Deezer, Strava, WhatsApp e tutte le altre.

Ovviamente è possibile cambiare quadrante e watchface: pre-installati ne troviamo tanti, ma possiamo aggiungerne altri tramite l’app per smartphone o quelle del Play Store.

Scorrendo la schermata principale verso il basso possiamo accedere a varie scorciatoie personalizzabili, mentre scorrendo verso l’alto possiamo accedere alle notifiche.

Scorrendo verso destra o sinistra abbiamo invece le schede personalizzabili, che mostrano tante informazioni come meteo, passi, minuti di attività, frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, gestione musica, calendario e tanto altro ancora (ne possiamo aggiungere o rimuovere a piacimento).

Tra le app pre-installate troviamo:

  • TicBarometro, che permette di avere informazioni su pressione atmosferica e altitudine
  • TicBussola
  • TicCare, per consentire ad amici e famigliari di vedere le informazioni relative alla nostra salute
  • TicEsercizio, per misurare l’attività sportiva, con tantissime attività tra le quali scegliere (ma nessuna con metriche dedicate)
  • TicRespiro, per fare allenamenti di respirazione e rilassarci
  • TicSalute, che permette di monitorare passi, calorie, distanza percorsa, piani saliti, minuti di esercizio, ossigenazione del sangue, frequenza cardiaca, sonno, livelli di stress..
  • Tapis roulant Mobvoi, per chi utilizza il tapis roulant dell’azienda
  • One-tap measurement, che in un click fa un’analisi di frequenza cardiaca, ossigeno nel sangue, frequenza respiratoria, stress e salute del cuore. L’analisi dura circa 90 secondi

Oltre a queste app di Mobvoi, troviamo poi le classiche di Wear OS, come:

  • agenda
  • calcolatrice
  • contatti
  • cronometro
  • Google Wallet (per fare pagamenti contactless dal polso)
  • Maps
  • messaggi
  • meteo
  • Play Store
  • sveglia
  • telefono
  • timer
  • torcia
  • trova telefono

Per quanto riguarda la navigazione nel sistema, possiamo usare i 2 pulsanti laterali oppure lo schermo touch.

La corona rotante (dotata di feedback tattile) ci permette di accedere all’elenco delle app; il pulsante di base richiama quelle recenti, ma possiamo personalizzarlo dalle Impostazioni.

Nel complesso il sistema operativo è sempre veloce, scorrevole, fluido e semplicissimo da usare. Tutte le funzioni sono a portata di mano e facilmente accessibili.

Inutile girarci attorno, Wear OS è il sistema operativo più completo e personalizzabile nel panorama Android, anche se consuma tanta batteria.

Manca ancora l’assistente vocale di Google, che probabilmente non arriverà mai.

Ancora presenti alcune traduzioni imprecise e da rivedere (es. l’orologio parla di pressione quando si riferisce allo stress).

Ultima chicca: ora l’orologio può rilevare le cadute accidentali e avviare automaticamente una chiamata ai servizi di emergenza oppure avvisare i contatti fidati.

AGGIORNAMENTI SOFTWARE

Male. L’azienda è lentissima nel rilascio di aggiornamenti, non sappiamo se e quando arriverà Wear OS 5 (dubito).

Mobvoi dovrebbe impegnarsi maggiormente per rilasciare aggiornamenti per i propri dispositivi, che sono ottimi lato hardware ma vengono spesso abbandonati lato software.

APP PER SMARTPHONE

Per gestire l’orologio abbiamo l’app Mobvoi Health, che ci permette di:

  • vedere le statistiche su sonno, attività sportive, battiti, ossigenazione, stress, energia e tanto altro ancora
  • modificare le impostazioni dell’orologio e delle app installate al suo interno
  • scaricare nuovi quadranti di Mobvoi (gratis o a pagamento)

L’app è ben fatta, semplice da navigare e con tutte le funzionalità a portata di mano. Non è la migliore, ma fa tutto quel che deve.

GESTIONE NOTIFICHE

Grazie al sistema operativo Wear OS la gestione delle notifiche è perfetta. Possiamo:

  • vedere tutte le notifiche da tutte le app, comprese le loro icone
  • rispondere alle notifiche con la voce, tastiera o risposte pre-impostate
  • rispondere alle telefonate con microfono e lo speaker
  • vedere tutte le emoji
  • vedere le foto ricevute su WhatsApp e altre app di messaggistica

Insomma, gestione notifiche super completa ed ai massimi livelli.

Purtroppo però la notifica rimane sullo schermo per pochissimo tempo e spesso non facciamo in tempo a leggerla (si può recuperare dal menù dedicato, ma dobbiamo fare più passaggi).

ALTOPARLANTE E CHIAMATE

Sull’orologio troviamo speaker e microfono: quando è collegato allo smartphone possiamo rispondere alle chiamate dal polso.

Buono il volume dello speaker durante le telefonate, anche se non fortissimo. L’interlocutore ci sente bene anche se l’orologio è lontano dalla bocca.

PRECISIONE DEI DATI RACCOLTI (BATTITI, PASSI, GPS, OSSIGENAZIONE..)

L’orologio integra tanti sensori e funzionalità per l’analisi e monitoraggio della nostra salute. Li ho testati a fondo sia a riposo che in allenamento e queste sono le mie considerazioni.

BATTITO CARDIACO

Come gli altri TicWatch, poche volte è preciso, molto spesso no (soprattutto quando facciamo sport), e non riesco a spiegarmi il motivo.

Ho fatto tantissimi test su vogatore, ellittica, corsa e Crossfit e spesso ha faticato a rilevare correttamente i battiti: in alcuni casi ha impiegato anche parecchi minuti prima di allinearsi alla fascia cardio, indicando magari 70-80 battiti quando quelli reali erano oltre i 130.

Ho provato a stringerlo più o meno, a spostarlo sul polso, ma molto spesso i suoi dati erano completamente diversi e molto lontani da quelli della fascia cardio Polar. Solo in pochi e rari casi erano allineati e precisi.

MONITORAGGIO SALUTE DEL CUORE

Può rilevare, oltre alla frequenza cardiaca, la fibrillazione atriale, il battito prematuro, la tachicardia o bradicardia. Non fa ECG, ma i dati raccolti sono completi.

CALORIE

Come il battito cardiaco, questo valore è in generale poco preciso (se misura male i battiti, ovviamente calcola male le calorie).

Il conteggio delle calorie è sempre più basso rispetto al Garmin, alla fascia cardio Polar e a quelle mostrate dai macchinari usati nei test.

OSSIGENAZIONE DEL SANGUE

La misurazione è precisa, ma solo se teniamo il polso immobile.

MONITORAGGIO SONNO

Non ho le competenze per analizzare nel dettaglio il rilevamento del sonno, ma in generale non mi è sembrato troppo preciso.

Ha rilevato correttamente il momento in cui mi addormentavo e mi svegliavo, ma:

  • non ha rilevato eventuali “pisolini”
  • ha registrato momenti durante i quali secondo lui ero sveglio di notte, ma in realtà dormivo

Fortunatamente non si è fatto confondere quando sono rimasto sveglio e coricato a letto per qualche minuto dopo la sveglia.

Dall’app possiamo vedere le fasi del sonno, la FC media, l’ossigeno nel sangue, la frequenza respiratoria e addirittura monitorare il russamento.

Al mattino non riceviamo nessun report sull’analisi del sonno.

PASSI

Il conteggio dei passi non è troppo preciso e in generale sottostimato.

GPS

Velocità di aggancio e precisione sono buone, ma impiega qualche secondo in più dei concorrenti.

Mi è sembrato anche abbastanza preciso e sempre allineato con il mio Garmin, che reputo molto affidabile. Sicuramente è migliorato rispetto al precedente modello.

UTILIZZO SPORT

Tramite l’app TicEsercizio possiamo monitorare tantissime attività sportive (oltre 100). Possiamo poi scaricare dal Play Store tante altre app per lo sport.

Parlando dell’app ufficiale, per quanto sia ben fatta e semplice da usare, è limitata per gli sportivi più esigenti.

Possiamo scegliere tantissime attività sportive, ma quasi nessuna ha metriche o parametri dedicati, a parte la corsa che offre qualche informazione in più.

Inoltre anche le varie schermate dei dati sono molto meno personalizzabili rispetto ad un Garmin. Abbiamo sott’occhio le informazioni base (durata, calorie, battiti), ma niente di più.

Nella corsa non possiamo impostare le ripetute, nel vogatore non abbiamo le vogate, inoltre, almeno di default, non è possibile importare mappe offline o tracce GPX (solo con app di terze parti).

Trovo scomoda, inoltre, la modalità per concludere un allenamento: non possiamo usare i pulsanti fisici, ma dobbiamo fare uno swipe sullo schermo, che funziona male se abbiamo mani sporche o bagnate. Ci sono i pulsanti fisici, sarebbe comodo poterli usare.

Altre cose da segnalare:

  • può riconoscere in automatico alcune attività ed avviare la registrazione (corsa, camminata, ciclismo)
  • nel Crossfit la sua corona laterale sporgente mi ha sempre dato molto fastidio durante gli allenamenti, soprattutto quando la mano si piega verso il polso
  • è dotato della funzione di pausa automatica per alcune attività
  • durante l’allenamento ci parla e ci da informazioni su come sta andando l’attività
  • è possibile esportare i dati in altre app come Strava o Google Fit
  • manca un profilo dedicato per Triathlon o multisport (ma possiamo scaricare app dedicate)
  • quando concludiamo un allenamento, questo viene automaticamente aggiunto alla cronologia, anche se è durato pochi secondi o lo abbiamo avviato per errore
  • ci sono profili dedicati alla Forza e alla Palestra, ma non vengono misurate le ripetizioni, solo battiti e calorie
  • non mostra nessun report sul carico di allenamento, tempi di recupero e simili
  • c’è la nuova funzione Heat Map che, quando ci alleniamo su un campo (calcio, basket, tennis..), evidenzia le “zone di calore”, cioè quelle dove abbiamo faticato maggiormente

Insomma, per quanto riguarda lo sport TicWatch Atlas va bene per il 99% degli utenti che vogliono monitorare la propria attività sportiva ed i parametri vitali principali, senza scendere troppo nel dettaglio dei dati rilevati.

Gli sportivi più esigenti, invece, sentiranno la mancanza di funzioni più avanzate.

PREZZO

Prima di concludere la Recensione TicWatch Atlas, parliamo del prezzo.

TicWatch Atlas viene venduto a 359€.

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CONCLUSIONI – RECENSIONE TICWATCH ATLAS

Siamo arrivati alla conclusione della recensione TicWatch Atlas. Cosa ne penso?

TicWatch Atlas è senza dubbio un ottimo smartwatch, probabilmente uno dei migliori rugged oggi disponibili, soprattutto se consideriamo:

  • prezzo
  • autonomia
  • materiali e design
  • sistema operativo
  • funzionalità offerte

E poi è lo smartwatch Wear OS con la migliore autonomia.

Chi lo acquisterà rimarrà sicuramente soddisfatto, a meno che non sia uno sportivo esigente, che in questo caso deve rivolgersi ad altri prodotti molto più costosi.

Oltre al design rinnovato, però, mi sarei aspettato dall’azienda anche un miglioramento dei sensori, che sono rimasti gli stessi del passato e ancora non abbastanza precisi per battere la concorrenza.

L’unica alternativa economica che mi sento di consigliare è Amazfit T-Rex 3, realizzato con materiali molto simili ma venduto a quasi 100 euro in meno. Non monta Wear OS, ma offre una maggiore autonomia, un software comunque molto avanzato e pieno di funzionalità e, soprattutto, una misurazione dei parametri vitali e sportivi più precisa.

Chi invece desidera uno smartwatch rugged con Wear OS, deve necessariamente optare per TicWatch Atlas.


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