Cos’è e come funziona il sensore Time of Flight (ToF)?

Il nuovo sensore Time of Flight (ToF) è presente in moltissime fotocamere per smartphone e sebbene non sia una tecnologia nuova (fu introdotta sul Kinect da Microsoft) cambierà il modo di fotografare sui dispositivi mobili

Cos’è e come funziona il sensore Time of Flight (ToF)?

Le fotocamere degli smartphone stanno conoscendo un periodo di grandi cambiamenti con nuovi sensori, si moltiplicano la presenza di sensori e nuove funzioni software e molto altro che permettono di ottenere un’esperienza fotografica come mai prima d’ora che fanno strizzare l’occhio alle fotocamere compatte ed anche ad alcune reflex entry level.

Tra le varie rivoluzioni degli ultimi tempi c’è sicuramente il sensore ToF, acronimo di Time of Flight, che sebbene non sia nuovo per la prima volta interagisce con gli altri sensori fotografici offrendo una capacità di scattare foto completamente diversa.

Infatti il sensore Time of Flight (ToF), è stato già visto sul Microsoft Kinect che in soldoni è in grado di raccogliere informazioni sulla profondità in tempo reale e che di fatto vanno a simulare l’occhio umano.

Queste informazioni poi vengono passate via software alle foto e permettono di ottenere un risultato senza precedenti, con foto sempre a fuoco, possibilità di variarlo anche successivamente, e generando una specie di effetto 3D che dona alla foto una spettacolare qualità visiva.

Grazie all’acquisizione della profondità di campo, gli oggetti vicini possono essere messi a fuoco meglio rispetto a quelli più lontani, ottenendo foto e video perfettamente messi a fuoco e con possibilità di gestione in post produzione e foto e video editing.

In futuro dunque questi sensori ToF avranno sempre più importanza nel mondo della fotografia mobile oltre che essere utilizzati per il riconoscimento dei volti nei sistema di sblocco e di autorizzazione dei pagamenti, oltre che essere sfruttati per controllare lo smartphone tramite gesture, vedi LG G8, e nella realtà aumentata.