Tutte Le Novità Di Android P In Un Solo Articolo

Quali sono le novità di Android P? Cosa cambia con Android P? Ecco tutte le novità introdotte da Google su Android P. Elenco completo novità e cambiamenti Android P

Android P novità e cambiamenti

Come ampiamente previsto, nel corso della conferenza Google I/O 2018 è stato presentato Android P, il nuovo sistema operativo di Big G per tutti gli smartphone. 

A dire la verità Android P era già stato svelato qualche mese fa e da qualche tempo gli utenti più coraggiosi possono provare la prima release Beta di Android P. Si trattava però di una primissima release, non facilissima da installare e soprattutto affetta da qualche bug e problema di troppo, cosa che ha tenuto lontano molti utenti dal download.

A partire da oggi, però, p disponibile per tutti gli utenti una nuova versione Beta di Android P, ancora più stabile e con tante novità aggiuntive. 

E adesso tutti possono installare facilmente Android P sugli smartphone compatibili!

Se sei curioso di provare subito Android P sul tuo smartphone, trovi qui un articolo molto completo e dettagliato che ti spiega come provare subito Android P Beta sul tuo device (bastano un paio di click per scaricare e installare l’aggiornamento):

Se il tuo smartphone non è compatibile con Android P oppure non vuoi provare la Beta di Android P perché hai paura di qualche bug di troppo, di seguito puoi leggere tutte le principali novità introdotte da Google con questo aggiornamento. 

Tutte le novità di Android P

Android P ufficiale: Google non stravolge Oreo, lo Perfeziona.

Ecco le novità punto per punto.

Intelligenza Artificiale

L’AI entra in gioco sotto diversi aspetti, come la gestione della luminosità automatica, ora più precisa ed efficiente, e App Action e Slices, in grado di prevedere le principali azioni svolte dall’utente e di offrire informazioni contestuali.

Le Actions sono una sorta di scorciatoia simile alle azioni di Google Assistant che permettono di accedere rapidamente a una determinata funzione con un pulsante o un comando vocale. Qualsiasi applicazione potrà creare Azioni che saranno visibili nella Home, nel Play Store, all’interno di Assistant e nella barra di ricerca Google.

È possibile, ad esempio visualizzare un’azione per riprendere la riproduzione di una playlist collegando le cuffie, anticipando di fatto le possibili attività che l’utente intende svolgere.

Le Slices sono in sostanza degli snippet che permettono di svolgere rapidamente una funzione tramite la barra di ricerca. Che si tratti di prenotare un Hotel o chiamare un servizio di car sharing, la versione ridotta dell’applicazione verrà immediatamente visualizzata senza richiamare l’applicazione completa.

Gesture

Con Android P anche Google ha deciso di introdurre un sistema di navigazione basato sull’utilizzo delle gesture. Android P semplifica dunque notevolmente l’interazione con lo smartphone, che diventa sempre più grande e complesso da gestire con una sola mano.

A differenza di quanto fatto da Apple con iPhone X, la società di Mountain View ha optato per un approccio meno drastico, lasciando alcuni elementi classici all’interno della Nav Bar, come il tasto indietro e il tasto Home, mentre è scomparso quello dedicato alle app recenti.

Il tasto Home è stato ridisegnato per avere un layout simile ad una piccola barra su cui poter effettuare le gesture, più precisamente un Gesture Swipe Up. Si tratta di nuova azione che consente di passare da un’app all’altra tramite un semplice gesto, mentre sarà necessario un ulteriore swipe per vedere tutte le app aperte.

Sempre restando in tema di Nav Bar, segnaliamo che Android P permette a questo componente di assumere il colore dominante dell’app in esecuzione, come accade già con la Status Bar.

Una volta effettuata la gesture che consente di accedere alle app recenti, queste saranno consultabili tramite lo scorrimento orizzontale, abbandonando quello verticale.

Nuova anche la funzione che permette di silenziare rapidamente il telefono premendo insieme i tasti Power e Volume Su.

Notifiche

Tra le novità introdotte da Google su Android P segnaliamo un nuovo aggiornamento della tendina delle notifiche che consente, tra le altre cose, di consultare i contenuti multimediali senza dover entrare all’interno dell’app.

È possibile impostare le applicazioni utilizzate per lavoro e mantenerle in una scheda separata nel drawer delle app. Se dobbiamo andare in vacanza non è necessario disattivare le notifiche di decine di applicazioni, basterà utilizzare il toggle presente nella scheda per disattivarle tutte in un colpo solo.

È possibile disattivare un canale di notifica con una pressione prolungata sulla singola notifica, entrando nelle relative impostazioni. Nella parte inferiore del tray di notifica è presente un nuovo pulsante per gestire le preferenze delle notifiche di ogni applicazione, ordinate dalle più recenti a quelle più vecchie.

Quick Settings

Google ha anche implementato diverse novità per i Toggle e le impostazioni rapide (quick setting) di Android P.

I principali cambiamenti possono essere riassunti in:

  • Lo scrolling dei quick setting può essere fatto ora verticalmente piuttosto che orizzontalmente
  • Inserimento dell’orario di attivazione automatica della modalità notturna (Night Mode) nel toggle dedicato
  • I piccoli pulsanti per la selezione rapida delle impostazioni dei vari toggle non sono più disponibili

Batteria

Android P introduce interessanti novità per le impostazioni della batteria e del risparmio energetico. Tra le principali troviamo:

  • Batteria adattiva: nuove restrizioni per le app meno utilizzate che consentono di migliorare l’autonomia della batteria

  • Reduced power mode automaticamente con una percentuale di batteria compresa tra il 5 e il 70% (attualmente selezionabile tra 5 e 15%)
  • La modalità risparmio energetico è caratterizzata solamente dal simbolo “+” all’interno dell’icona della batteria, senza barre arancioni

Miglioramenti anche per quanto riguarda la gestione energetica, grazie all’aggiornamento di Doze, della gestione delle App in Standby e dei limiti alle funzionalità in background, i quali dovrebbero permettere di ottenere dei benefici in termini di autonomia.

Audio e Multimedia

Per quanto riguarda il comparto multimediale, Google ha introdotto il supporto nativo al profilo HDR VP9 Profile 2, grazie al quale sarà possibile riprodurre contenuti HDR su YouTube, Play Movies e altre fonti.

Le foto, invece, vedono l’arrivo del supporto completo al formato HEIF che permette di migliorare la compressione delle immagini senza perdita di qualità.

Arrivano anche le nuove Multi-camera API, pensate per supportare al meglio tutti i dispositivi che sono equipaggiati con più di due fotocamere. Le nuove API permettono di fondere il flusso di dati di due o più fotocamere, in modo da realizzare un miglior effetto bokeh, lo zoom senza perdita di dettagli e la visione stereoscopica.

Tra i cambiamenti del comparto audio, invece, troviamo la nuova collocazione dello slider per la gestione dei volumi di sistema, il quale ora è posizionato nella parte destra dello schermoper favorire l’utilizzo con una sola mano. Leggermente più in basso troviamo un elemento quadrato che permete di attivare suoneria, sveglie e altro. Per finire, i pulsanti del volume ora controllano di default il volume dei media, quindi non sarà più possibile impostare la vibrazione per errore.

Android P permette anche di supportare il collegamento di sino a 5 dispositivi Bluetooth contemporaneamente.

Dashboard, App Timer, Wind Down e Sush

Dashboard è un nuovo strumento che che mostra un riepilogo del tempo passato sul dispositivo. Potremo sapere quante volte sblocchiamo il dispositivo, quanto tempo passiamo su ogni singola app e quante notifiche riceviamo ogni giorno.

App Timer permette di impostare un limite di tempo per ogni applicazione, avvisandoci quando ci stiamo avvicinando al limite impostato.

La nuova modalità Non Disturbare blocca non solo chiamate e notifiche ma anche tutti i pop up che compaiono a schermo, andando in qualche modo a inficiare l’esperienza d’uso.

Wind Down attiva la modalità notturna col buio, attiva la modalità Non Disturbare e attiva la visualizzazione in scala di grigi all’orario impostato per andare a dormire, ricordandoci che il momento è giunto.

Sush infine lancia automaticamente la modalità Non Disturbare quando lo smartphone viene appoggiato con lo schermo verso il basso, evitando qualsiasi distrazione.

Screenshot

È più semplice acquisire uno screenshot, con una pressione prolungata sul tasto Power e un pulsante dedicato nel menu accensione.

È inoltre possibile prendere appunti o tracciare disegni sulle schermate acquisite.

Varie

Passiamo poi alla lista delle novità minori di Android P:

  • Pulsante di cattura della schermata nella finestra di spegnimento del dispositivo
  • Supporto alle API grafiche Vulkan 1.1
  • Blocco dei permessi alle applicazioni in background, le quali non potranno accedere a microfono, fotocamera e sensori
  • Schermata standardizzata per l’accesso tramite impronte digitali
  • Nuova formattazione dei testi che elimina l’utilizzo del maiuscolo dalla maggior parte delle parole
  • Nuova funzione di riempimento automatico per i gestori di password e molto altro
  • Localizzazione della posizione anche al chiuso tramite beacon WiFi con protocollo protocollo WiFi 802.11mc e dal WiFi RTT (Round Trip time)
  • Eliminazione del pulsante “Arresto forzato” ora disponibile nel menù a tre puntini laterale
  • Eliminazione del colore blu nei pulsanti
  • Raggruppamento di varie opzioni (tra cui la versione dell’app) nella sezione “Avanzate”
  • Blocco dello schermo senza disabilitare il metodo di sblocco con impronta digitale per le app di terze parti
  • Supporto nativo al notch, permettendo agli sviluppatori di modificare l’altezza della status bar per visualizzare meglio i contenuti, in modo che non risultino tagliati
  • Il sistema inizierà ad avvisare gli utenti quando questi installeranno un’app che utilizza API pensate per le versioni di Android pari o inferiori alla 4.2

Conclusioni

Abbiamo terminato con le principali novità di Android P. Come anticipato, Android P non stravolge i nostri smartphone, ma perfeziona un OS che era già ottimo.

Le grosse differenze sono 2 rispetto ad Oreo: notch e gesture. Dovremo abituarci a queste novità.

Tu cosa ne pensi di Android P? Faccelo sapere nei commenti!


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