Dal 28 Agosto 2024 inizia il passaggio al DVB-T2 (Nuovo Digitale Terrestre)

TV, cosa cambia dal 28 agosto con i canali RAI su DVB-T2

Dal 28 Agosto 2024 inizia la transizione verso il nuovo sistema di trasmissione DVB-T2 per la Nuova TV Digitale Terrestre in Italia, anche con adozione della codifica video HEVC.

Volendo essere precisi, dal 28 agosto prossimo la Rai trasmetterà il multiplex nazionale Mux B della televisione digitale terrestre (Frequenza UHF 40) in DVB-T2. 

Il multiplex , per chi non lo sapesse, è il sistema di trasmissione che diffonde più canali televisivi usando una sola frequenza, normalmente individuata con un numero dal 21 al 48.

Quali miglioramenti porta il DVB-T2?

Questa nuova tecnologia migliorerà l’esperienza televisiva degli spettatori grazie alla qualità superiore dell’immagine e alla fruizione di un numero potenzialmente sempre più alto di canali ad alta definizione.

Quali canali passano su DVB-T2?

Il nuovo standard del segnale televisivo del digitale terreste sarà fruibile sui canali Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual, mentre i canali Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD nazionale, Rai 4HD, Rai News 24 HD Rai Premium HD saranno diffusi in alta definizione in DVB-T2, ed in simulcast anche in DVB-T.

Sempre volendo essere precisi, nel Mux B trasmesso in DVB-T2 saranno disponibili in via esclusiva dal prossimo 28 agosto i canali Rai Storia HD (visibile sul telecomando con il numero 54), Rai Scuola HD (numero 57) e Rai Radio 2 Visual (LCN 202). 

Inoltre la Rai trasmetterà sul Mux B in DVB-T2 i suoi canali principali Rai 1, Rai 2 e Rai 3 in alta definizione (HD) con i numeri di telecomando rispettivamente 501, 502 e 503. 

ATTENZIONE: questi canali continueranno a essere trasmessi sul multiplex regionale in DVB-T e rimarranno ancora accessibili con i numeri di telecomando 1, 2 e 3.

In conclusione, il passaggio al DVB-T2 riguarde un solo multiplex televisivo della Rai.

I restanti multiplex Rai, i multiplex delle emittenti nazionali e quelli delle reti locali continueranno a usare lo standard DVB-T. 

In ogni caso lo standard DVB-T2 rappresenta il futuro della televisione digitale terrestre e pertanto dotarsi ora di un ricevitore (TV o decoder) idoneo al DVB-T2 risulta utile in quanto il passaggio al DVB-T2 sarà progressivamente attuato in futuro.

Devo cambiare TV o decoder?

Per la ricezione del segnale DVB-T2 non è necessario cambiare l’antenna né tantomeno modificare l’impianto TV.

Antenne e impianti attualmente utilizzati per il segnale DVB-T sono già perfettamente idonei alla ricezione del segnale DVB-T2.

Sarà sufficiente sul televisore risintonizzare tutti i canali televisivi.

Se si ha a disposizione un televisore già predisposto al DVB-T2, i canali trasmessi dal Mux-B saranno visibili - a partire dal 28 agosto 2024 - sui numeri 54 (Rai Storia HD), 57 (Rai Scuola HD), 202 (Rai Radio 2 Visual), 501 (Rai 1), 502 (Rai 2), 503 (Rai 3).

I televisori acquistati a partire dal 22 dicembre 2018 sono compatibili con il nuovo digitale terrestre (poiché da quella data i negozianti sono obbligati a vendere televisori che supportano il nuovo standard DVB-T2 e la codifica HEVC) mentre, per quelli acquistati in precedenza, sarà necessario dotarsi di decoder o, eventualmente, di televisore idoneo.

Chi ha più di 70 anni

Se hai più di 70 anni e un trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro lordi annui, puoi richiedere gratuitamente un decoder a domicilio attraverso un sito dedicato (ecco il link diretto); il numero verde 800776883; o tramite gli uffici postali diffusi sul territorio.

Come capire sin da subito se il proprio TV sarà compatibile

Per capire prima del 28 di agosto se il proprio TV supererà la prova DVB-T2/HEVC bisogna sintonizzarsi sul canale sperimentale 558 denominato "Rai Sport HD Test HEVC" che già oggi, pur in DVB-T, trasmette un segnale codificato HEVC.

Se il canale si vede, il TV è già OK per i formati in arrivo e per quelli (HEVC Main10) che potrebbero essere attivati più avanti.

Se il canale 558 non è visibile, non è ancora detta l'ultima parola, anche se siamo di fronte a un TV non propriamente a prova di futuro.

Chi dal 28 di agosto, anche dopo una risintonizzazione, vedrà sparire Rai Storia e Rai Scuola e volesse continuare a vederli, dovrà sostituire il TV o affiancargli un decoder esterno.

In alternativa bisognerà tagliare la testa al toro e passare direttamente al satellite con tivusat.