Altroconsumo fa causa ad Apple per gli iPhone rallentati: cosa DEVI sapere

Altroconsumo ha avviato la class action contro Apple presso il Tribunale di Milano: al centro della questione le batterie degli iPhone 6. Chiesto rimborso di 60 milioni di euro

25 gennaio 2021 15:24
Altroconsumo fa causa ad Apple per gli iPhone rallentati: cosa DEVI sapere -
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Class action Altroconsumo contro Apple

Ci siamo: è partita ufficialmente la class action di Altroconsumo nei confronti di Apple per la questione degli iPhone 6 rallentati.

La richiesta di risarcimento ammonta a ben 60 milioni di euro ed è stata depositata presso il Tribunale di Milano.

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Ma procediamo con ordine e cerchiamo di fare luce sulla vicenda.

Perché Altroconsumo ha fatto causa ad Apple?

In breve, la questione riguarda la tematica della obsolescenza programmata, strettamente legata in questo caso alle batterie e al rallentamento del processore di iPhone.

Per provare a rinfrescarti la memoria, ti ricordo che:

  1. a partire dal 2016 Apple ha rilasciato l'aggiornamento iOS 10 e iOS 10.2 anche ai possessori di iPhone 66 Plus, 6s e 6s Plus, senza però informarli delle maggiori richieste energetiche e dei possibili inconvenienti, come gli spegnimenti improvvisi (che puntualmente sono stati riscontrati dagli utenti)
  2. a febbraio 2017 Apple ha rilasciato iOS 10.2.1 per correggere questi problemi segnalati dagli utenti, ma senza informarli che l'installazione avrebbe potuto ridurre velocità e funzionalità dei dispositivi
  3. per quasi tutto il 2017 Apple non ha previsto nessun intervento per correggere le problematiche sopra descritte, non coperte dalla garanzia legale. Solo a dicembre dello stesso anno ha previsto una campagna di sostituzione della batteria a prezzo ridotto

In breve, Apple aveva rallentato volontariamente il processore di iPhone 66 Plus, 6s e 6s Plus per evitare problemi legati alle batterie ormai un pò datate ed usurate, nascondendo chiaramente il tutto agli utenti.

Quando il "bubbone" è scoppiato, Apple ha deciso di offrire la sostituzione della batteria ai propri clienti, facendo comunque pagare l'intervento, anche se a prezzo ridotto.

A fronte di tutto questo, Apple ha subito cause in tutto il mondo, compresa ovviamente l'Italia.

L’accusa di Altroconsumo parte da basi solide

La battaglia dell’associazione a difesa dei consumatori contro il colosso americano inizia nel 2014, quando Altroconsumo “Raccoglie numerosi casi di consumatori, che riscontravano problemi a livello di performance dei propri smartphone, dopo aver acconsentito all’aggiornamento obbligatorio del software”.

Dopo di che, a seguito delle segnalazioni inviate all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, “nel 2018 il colosso californiano ha ricevuto una sanzione di 10 milioni euro per pratiche commerciali scorrette e aggressive”.

Nel maggio del 2020 il Tar del Lazio ha respinto il ricorso effettuato da Apple, confermando che “la società di Cupertino ha rilasciato gli aggiornamenti del firmware iOS 10 e 10.1.2 per gli iPhone 6/6Plus/6s/6sPlus, senza offrire ai consumatori informazioni adeguate e complete in merito all’incisiva riduzione delle performance dei dispositivi”.

Per limitare i danni, Apple ha quindi avviato una campagna promozionale di sostituzione della batteria a prezzo ridotto, “un intervento che – secondo Altroconsumo – non corrisponde tuttavia a un equo risarcimento dei consumatori italiani danneggiati”.

Come se non bastasse, negli Usa, grazie a una class action, i consumatori americani sono riusciti a ottenere 500 milioni di dollari dalla big tech della Silicon Valley. Poche settimane fa, inoltre, Apple ha accettato di pagare 113 milioni di dollari per porre fine alle accuse di 33 stati americani e del Distretto di Columbia, per aver agito in modo ingannevole, aver danneggiato i modelli di iPhone 6 e indotto gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi.

E' chiaro che l'azione legale di Altroconsumo parte da basi solide, che potrebbero garantire un effettivo rimborso ai clienti.

Ecco, per completezza, le dichiarazioni di Ivo Tarantino, Responsabile Relazione Esterne di Altroconsumo:

I consumatori hanno bisogno di fidarsi delle marche che scelgono, per questo comportamenti lesivi come quello tenuto da Apple non sono accettabili. Con l’avvio di questa class action ci auguriamo di arrivare all’obiettivo che perseguiamo da anni: il risarcimento dei consumatori caduti vittima di queste pratiche scorrette che hanno causato innumerevoli problemi sia a livello pratico che finanziario e ambientale. Speriamo che questo sia l’ultimo step per porre rimedio ai danni causati fino ad oggi dall’azienda ma che sia anche un primo passo verso una maggiore correttezza di Apple verso i suoi consumatori.

Chi può beneficiare di questa class action di Altroconsumo?

Sono tutelati gli interessi dei proprietari di iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus.

Gli utenti interessati potranno rivolgersi all’associazione per avere ulteriori informazioni sul caso.

La causa di Altroconsumo si aggiunge alle due già avviate nel dicembre 2020, da parte dei membri di Euroconsumers Test-Achats in Belgio e Ocu in Spagna, a cui seguirà anche Deco in Portogallo” si legge nella nota dell’associazione.

Perché sono stati richiesti 60 milioni di euro di risarcimento?

I 60 milioni di euro di risarcimento richiesti sono il risultato della cifra media pagata dai consumatori per chiedere la sostituzione della batteria, moltiplicata per il numero delle unità vendute.

Il programma di sostituzione della batteria a prezzo ridotto prevedeva cifre comprese tra i 29 e gli 89 euro, a seconda del modello:

  • 60 euro (costo medio di sostituzione della batteria) x 1 milione di unità (di iPhone 6/6Plus/6S/6SPlus): 60 milioni di euro

Prenderai parte alla class action?

Faccelo sapere nei commenti a fine articolo!

Mia sorella aveva dovuto cambiare la batteria del suo iPhone proprio per questo problema, di conseguenza sicuramente parteciperà all'iniziativa, con la speranza che possa ottenere il rimborso che le spetta.

FONTE

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