Gli USA inseriscono DJI nella lista nera delle società cinesi. DJI come Huawei: arriva il BAN dagli Stati uniti. Ecco cosa è successo e come cambieranno le cose
Ban degli USA verso DJI
No, non è uno scherzo, è tutto vero.
Dopo Huawei, anche DJI entra nella Entity List del Dipartimento del Commercio USA.
Cosa significa tutto questo?
Semplice: il ban stabilisce il divieto per DJI di commercializzare con qualsiasi azienda statunitense – salvo l’approvazione di permessi speciali – e blocca la capacità di DJI di accedere alla tecnologia realizzata negli Stati Uniti (o direttamente collegata al Paese).
Come anticipato, si tratta dello stesso ban che lo scorso anno ha colpito Huawei, i cui effetti sono stati disastrosi per l’azienda di Shenzhen.
L’inserimento nella Entity List è diventato operativo dalle 17:00 (ora italiana) di oggi. Attendiamo maggiori dettagli tramite le prime reazioni ufficiali.
Insomma, decisamente una pessima notizia per DJI, anche se era da mesi che circolava sul web il rumor relativo al possibile ban da parte degli USA, ban che effettivamente oggi si è concretizzato.
Chi è DJI?
Penso che tutti i lettori di YourLifeUpdated conoscano DJI, visto che si tratta della più famosa azienda al mondo relativamente alla produzione di droni.
Ad ogni modo, ecco di seguito qualche informazione sul brand cinese.
DJI è una delle principali società ad operare nel campo dei droni e detiene oltre il 77% del mercato negli Stati Uniti.
Oltre ad essere attiva nel campo consumer, la società fornisce soluzioni adottate sia dalle imprese che dallo stesso governo USA.
Perché gli USA hanno bloccato DJI?
La ragione sarebbe violazione dei diritti umani.
Infatti, stando a quanto emerso, sembra che i dispositivi di DJI siano stati utilizzati in attività di violazione dei diritti umani in Cina. Nello specifico, ci sarebbero delle clip video girate proprio con i droni della compagnia, relative ad attività di oppressione e persecuzione della minoranza musulmana cinese degli Uiguri.
Vale la pena segnalare, comunque, che al contrario di DJI per ZTE e Huawei l’inclusione nella Entity List è giustificata per ragioni di sicurezza nazionale.
Cosa succederà ai droni DJI?
Bella domanda, difficile dare una risposta certa. Solo il tempo ce lo potrà dire.
Sicuramente Huawei ha subito un colpo più duro rispetto a DJI, soprattutto considerando che buona parte dell’hardware e del software presente nei suoi smartphone proveniva dagli USA.
Sinceramente non so quante parti e quanti pezzi dei droni DJI provengano dagli USA, quindi al momento mi riesce difficile immaginare cosa potrebbe succedere alla futura commercializzazione dei droni DJI.
Alcuni utenti sul web si aspettano un abbassamento dei prezzi dei droni DJI a seguito di questo ban, altri ipotizzano un possibile aumento. Se pensiamo a Huawei, i prezzi dei suoi smartphone sono rimasti invariati, almeno sul mercato italiano, anche se effettivamente l’azienda ha sempre offerto dei ricchi bundle a tutti gli acquirenti dopo il ban USA.
In tutti i casi, quello che accadrà adesso è difficilmente prevedibile: di certo la celeberrima compagnia produttrice di droni potrebbe avere difficoltà serie nella prosecuzione del suo business, dopo aver ricevuto il temuto ban commerciale dagli Stati Uniti.
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